LA DIRETTA – L’ultima volta che lo avevamo visto in diretta dal Con di Protezione Civile era lo scorso 8 maggio. Era la fine di due lunghi mesi di dirette quotidiane per l’emergenza Coronavirus. Oggi, a distanza esatta di tre mesi, il sindaco di Messina Cateno De Luca ha indossato nuovamente la sua tuta acetata “d’ordinanza” e torna a parlare alla città in diretta dalla sede del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile.
Manutenzioni dei condotti fognari, delle griglie di scolo, dei tombini, pulizia delle strade e dei torrenti, sporcizia che ha intasato le strade? Oggi in tanti si sono chiesti perché Messina non ha retto il peso di qualche ora di pioggia. E a risponderne è chiamato il sindaco Cateno De Luca che ha deciso di farlo attraverso il suo consueto strumento: la diretta Facebook.
Si è presentato con il vicesindaco Carlotta Previti, l’assessore Massimiliano Minutoli e il presidente di Amam Salvo Puccio. Ha ribadito gli attacchi e le responsabilità a chi ha ridotto così Messina negli ultimi 30 anni. Ha attaccato chi ha “sfregiato le colline con una speculazione edilizia pazzesca senza prevedere adeguati sottoservizi e sistemi fognari”. Ha attaccato chi ha concepito il tram così com’è perché per realizzare la linea sono stati tranciati i sottoservizi e oggi si allaga tutto.
«Noi abbiamo già risolto il problema del tram destinando due finanziamenti importanti. Ci saranno 25 milioni del Masterplan per riqualificare tutta la rete tranviaria e realizzare i sottoservizi. Siamo in fase di progettazione. Altri 7 milioni di finanziamenti sono stati recuperati e destinati alla cura del ferro sulla linea tranviaria nella zona del viale della Libertà».
Poi è toccato a Ganzirri e Torre Faro. «Bravi a postare foto e video, ma quando allacciavano le fogne alle acque bianche dov’eravate? Quando i condomini vips scaricavano nei laghi dov’eravate? Abbiamo avuto due finanziamenti, uno di 3 milioni e uno di 8 milioni , ma volete darmi il tempo di fare i progetti? O sono come il mago Zurlì? Serve un anno per completare tutto».
Poi il nodo dolente della giornata. Perché ben vengano i progetti importanti su condotte fognarie, scarichi abusivi, linea tranviaria. Ma nel frattempo servono le manutenzioni ordinarie come pulizia di tombini e caditoie. Anche in questo caso però De Luca tira fuori le colpe dei suoi predecessori. E dice che tra il 2014 e il 2018, durante l’amministrazione Accorinti, sono stati spesi complessivamente solo 360 mila euro. «Noi nel 2019 abbiamo speso 150 mila euro e nel 2020 ne abbiamo previsti 550 mila. Servirebbero 2 milioni di euro l’anno, ma dove li prendevo un anno fa con un Comune che aveva 550 milioni di debiti? Adesso daremo subito all’Amam l’affidamento dei lavori urgenti di manutenzione e pulizia dei tombini. Erano lavori che dovevano partire tra settembre e ottobre, ma vista questa emergenza li facciamo adesso. Non mi limito a dire che è colpa di quelli di prima. Lo dico e metto sul piatto anche la mia soluzione».
Poi la frana che oggi ha causato grande paura e timori sulla Panoramica. «La causa della frana non è ascrivibile né al Comune di Messina né alla Città Metropolitana». A Salvo Puccio il compito di spiegare chi sarebbero dunque i responsabili. «Non è colpa del Comune perché quella zona non è censita come zona a rischio e dunque non prevede interventi da parte del Comune. E’ un’area privata, è un terrapieno tenuto da un muro di sostegno. Era un terreno non più nella sua pendenza originaria, già messo alla prova dalla pioggia di ieri, che non ha retto dopo la bomba d’acqua di oggi. Non può essere addebitato al Comune la mancata prevenzione, perché in un terreno privato la manutenzione spetta al privato». E De Luca avvisa: «Denunceremo il proprietario di quel terreno».