«L’attuale fondamentale funzione del Ragioniere generale Antonino Cama, il cui delicatissimo ruolo è stato determinante nella redazione del piano pluriennale di riequilibrio finanziario, ancora al vaglio della sottocommissione ministeriale del Ministero dell’Interno, potrebbe non essere più svolta con la dovuta serenità, visto proprio il ruolo di indagato come ex responsabile di un dipartimento, come quello alle società partecipate, che tanto è stato attenzionato anche dalla sezione di controllo della Corte dei Conti regionale, per gli importanti disallineamenti tra i dati contabili delle partecipate e quelli del Comune di Messina, oltre che per la formazione di rilevanti debiti fuori bilancio».
A scrivere la durissima nota che mette in discussione il ruolo e la posizione dell’attuale Ragioniere generale del Comune è la consigliera Antonella Russo che entra a gamba tesa nella vicenda dell’inchiesta della Procura sui bilanci comunali 2009, 2010 e 2011. La consigliera del gruppo misto ovviamente non entra nel merito della questione giudiziaria e delle indagini in corso, ma analizza i risvolti e le conseguenze amministrative che possono avere origine dalla permanenza di Antonino Cama in quel ruolo.
Antonella Russo ha scritto al Sindaco Renato Accorinti e al vicesindaco e assessore al Bilancio Guido Signorino per stimolare una riflessione sulla “compatibilità” tra le attuali funzioni di Cama, anche in virtù dell’atteso responso sul Piano di riequilibrio, e la sua posizione di indagato nel procedimento penale a carico di altri 61 ex amministratori, funzionari e consiglieri del Comune di Messina.
La consigliera parte dal presupposto che «l’attuale amministrazione comunale, sin dal suo insediamento, ha fatto della discontinuità con il passato e della trasparenza amministrativa la sua bandiera prima elettorale e poi politica e amministrativa» e per questo ritiene più che legittimo aspettarsi un’azione concreta che vada in questa direzione, anche in funzione degli impegni assunti con la cittadinanza intera.
Per la consigliera è fondamentale che i pareri dell’area economico-finanziaria ed ogni altro atto contabile ed amministrativo siano improntati alla massima serenità amministrativa ed istituzionale. E considerato che all’orizzonte c’è l’approvazione dei due documenti contabili qualche pezzo del Consiglio evidentemente invoca maggiore tranquillità.
F.St.