Il Pd dello Stretto, quello della nuova era, inizia a muovere i primi passi con la raccolta delle adesioni, che diventeranno tesseramenti 2015 dopo il vaglio del commissario Carbone e del partito. I banchetti dovevano essere chiusi ieri, ma alla luce delle richieste di adesioni che sono giunte al gruppo capitanato da Alessandro Russo, si potrà firmare anche fino al 20 dicembre.
Mentre il nuovo partito prende forma sotto il profilo della macchina organizzativa, c’è un’intera area, quella genovesiana, che non sta partecipando a questa fase ed è con le valigie in mano. Il gruppo che fa riferimento al parlamentare arrestato nell’inchiesta sui corsi d’oro sta valutando le prossime mosse ed è dato in direzione Forza Italia, anche se su questo punto, non c’è alcuna dichiarazione ufficiale. La novità è che Francantonio Genovese ha incontrato Gianfranco Miccichè, nuovamente nominato da Berlusconi "deus ex machina" di Forza Italia.
Quel che è certo al momento è la mancata adesione da parte dei colonnelli della corrente di riferimento. Quanto ai consiglieri comunali Pd hanno disertato il banchetto allestito a Piazza Cairoli quasi tutti. Gli unici che si sono tesserati sono Antonella Russo (attualmente Gruppo misto) e Claudio Cardile (vicino all’area Laccoto). Tutti gli altri, dai capigruppo Paolo David, Giuseppe Santalco e Francesco Pagano, non hanno firmato alcuna adesione. Ci sono state numerose riunioni in questi giorni ed altre ce ne saranno per quel che riguarda le direzioni da prendere e pare si stia pensando anche ad un documento.
Chi ha firmato sin da sabato l’adesione al Pd è l’ex candidato sindaco Felice Calabrò, finito sulla graticola perché considerato “l’uomo di Genovese” e bocciato alle urne proprio come messaggio al parlamentare “Io sono Pd, questo è il mio essere”, ha commentato.
Chi è stato in prima linea tra i fondatori del Pd nato dalla fusione tra Margherita e Ds, Giuseppe Grioli, nonchè unico ed ultimo segretario cittadino del partito, è stato tra i primi a firmare l'adesione.
I conti sulle adesioni, che comunque sono state inviate in numero ridotto perché riferite al 2015 e quindi più con valenza simbolica di riattivazione della macchina, si faranno a fine settimane. Quel che è certo è che al momento le truppe genovesiane non ci sono. Non è detto però né dove siano dirette né se si tratti di una decisione definitiva. E’ quanto si capisce dalle dichiarazioni dei due capigruppo Paolo David e Giuseppe Santalco.
“Stiamo riflettendo, ci stiamo incontrando e nei prossimi giorni e settimane ne parleremo ancora- spiega Paolo David- Se lasciamo il Pd o non lo lasciamo non possiamo dirlo adesso. Certo, in questo momento abbiamo deciso di non aderire a questa fase di tesseramento. Ma vogliamo rifletterci.”
Stessa posizione per Giuseppe Santalco, per il quale un eventuale ingresso in Forza Italia sarebbe un ritorno: “E’ prematuro dire cosa faremo, anche perché non ci sono scadenze in questo senso. Non abbiamo aderito al tesseramento di questi giorni, ma questo non significa che stiamo andando a Forza Italia o che ci stiamo andando oggi. Non abbiamo deciso sul futuro. Possiamo definirla una fase di riflessione”.
Al di là di tutto ci sono due elementi: il mancato tesseramento dei componenti dell’area genovesiana ed il fatto che in questo momento Forza Italia a Messina abbia 2 commissari, Santi Formica e Bernardette Grasso (peraltro entrambi della provincia) ma non si sia strutturata come partito. Sono stati ufficializzati i Club forza Silvio ma sotto il profilo del partito, rispetto agli anni della prima Forza Italia, c’è una “prateria” ed i numeri sono ben lontani dalle adunate oceaniche dei tempi di Berlusconi Presidente del Consiglio. Ma nelle scorse settimane Berlusconi ha ridato lo scettro della Sicilia a quel Miccichè papà del 61 a 0 e che è già al lavoro per ricompattare le fila ed evitare quella divisione che nel 2012 ha portato alla vittoria di Crocetta. Non è da dimenticare poi che Francantonio Genovese è stato inizialmente in coalizione con il centro destra, nella giunta provinciale presieduta da Buzzanca. Ncd sta per unirsi definitivamente con l’Udc di D’Alia, quindi gli spazi si restringono e sembrerebbe da escludersi uno spostamento delle truppe verso Sicilia Futura di Picciolo, che sta studiando una formazione “parallela” al Pd renziano e non è detto che in futuro non faccia ulteriori passi per un ingresso ufficiale nel partito.
Probabilmente l’avvio del tesseramento 2015, con la modalità dell’adesione sottoposta al vaglio romano, ha accelerato quel processo che i genovesiani avrebbero voluto spostare al 2016. Quanto alle decisioni ufficiali, se cioè fuori dal Pd definitivamente o verso quale partito, si dovrà attendere la fine di quella che Santalco ha definito “la pausa di riflessione”. I primi movimenti saranno più chiari in Aula,quando si tratterà di votare, come al solito a ridosso del capodanno, gli strumenti contabili. Il bilancio consuntivo 2014, annunciato da Accorinti nei primi giorni del 2015, è ancora al palo 11 mesi dopo ed a seguire c’è il preventivo 2015. Per non parlare del Piano di riequilibrio 2/3.
Rosaria Brancato