Si accumulano, insieme alla spazzatura, anche le segnalazioni e gli appelli lanciati da consiglieri, associazioni e semplici cittadini in merito a situazioni ormai non più tollerabili. Massimo Costanzo, Consigliere della VI Circoscrizione, in una nota sottolinea la gravità del quadro nella zona di Torre Faro e Ganzirri, "In merito ai rifiuti il messinese e Messinambiente son due entità molto difficili- scrive- La gente lamenta sempre che la città è piena di rifiuti. Ma se facciamo caso a cosa c'è a bordo dei cassonetti, ci si rende conto che si butta di tutto e fuori orario. Per non parlare della raccolta porta a porta in via sperimentale a Ganzirri e Torre Faro, un disastro”. Il consigliere spiega che non ci si può limitare a chiamare di volta in volta, magari in virtù del ruolo, Messinambiente, per ottenere una soluzione temporanea, ma occorre cambiare il sistema. Restando “in zona”, basta guardare le foto inviate da Torre Faro. "Via Pozzo giudeo Torre Faro– ci segnalano- Meglio dire via munnizza. Da ieri in queste condizioni e c'è anche la spazzatura appesa alle ringhiere e nemmeno un cassonetto …. Cattivo odore percolato, uno schifo ed una vergogna per i pochi turisti che ci sono …. E poi parliamo di isola pedonale".
Cambiando quartiere, in un comunicato inviato da un esercizio commerciale della zona di Maregrosso, A. Crescenti Pavimenti S.r.l. , si evidenzia come la situazione in Via Don Blasco da 20 giorni, nonostante le varie segnalazioni telefoniche al Comune, alla Polizia Municipale ed all'ente di raccolta, sia sempre preoccupante, "La quantità di rifiuti accumulata è notevole, ed oltre ad essere esteticamente indecoroso per la gente che vi transita, Vi assicuriamo che lavorare in questi pressi, è diventato oltremodo insalubre a causa del notevole cattivo odore. I nostri clienti più volte sono stati costretti a lasciare il nostro punto vendita per via della puzza, che di conseguenza non permette il regolare esercizio della nostra attività".
L'Associazione Cittadinanzattiva, volendo lanciare un appello invita il Sindaco Accorinti ad "adottare un efficace PIANO DI EMERGENZA per liberare la città dai Rifiuti". Per risolvere il problema basterebbero unicamente i dipendenti di Messinambiente, "in una indagine effettuata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, MessinAmbiente S.p.A. aveva evidenziato che erano sufficienti per la gestione del servizio igienico di pulizia dell’abitato e raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani in discarica, 355 unità di personale. Dagli atti amministrativi emerge che Messinambiente ha in carico n. 537 dipendenti e l’ATO ME3 n. 56 dipendenti, quindi un numero abbastanza rilevante per liberare dai rifiuti la Città ed i Villaggi e mantenerla costantemente pulita".
Un nostro lettore, infine, ha portato sotto la lente d'ingradimento la scomparsa totale dei cassonetti nel Rione Ferrovieri: una tale mancanza ovviamente non permette ai cittadini di gettare comodamente e correttamente i propri rifiuti: questi vengono purtroppo buttati per terra e non fanno altro che far crescere la montagna di spazzatura.
Il Movimento spontaneo servizi sociali si fa portavoce di alcuni anziani della zona Ritiro, segnalando che in quella strada la spazzatura è arrivata a ridosso della scuola media G. A. Cesareo e in un tratto di strada c'è addirittura un cassonetto in mezzo alla strada che ostruisce una corsia di marcia.
Il campanello d'allarme suona ormai da settimane, dopo il colpo di grazia inflitto con il ferragosto messinese (dove pulizia ed ordine non hanno purtroppo padroneggiato la serata) la situazione si presenta più nera che mai.
Basta guardare la fotogallery allegata per comprendere la gravità della situazione.
Intanto, in merito alla situazione della Passeggiata a mare dopo Ferragosto, Messinambiente fa sapere che la competenza della pulizia è dell’Ato.
Claudio Panebianco