Denuncia-querela nei confronti del rettore Francesco Tomasello e del Ministro Francesco Profumo. Dopo aver atteso invano una risosta da parte del Ministero circa la richiesta di revoca dell’attuale magnifico, superati i termini previsti dalla legge, il Comitato No.Proroga.Rettori ha deciso di rivolgersi alla Procura della Repubblica. A darne comunicazione è lo stesso gruppo di docenti che da almeno due anni invoca le dimissioni o la rimozione dalla carica di Tomasello, beneficiario di un’auto-proroga già finita sotto i riflettori della giustizia ammnistrativa e della Procura.
Questa volta, però, la battaglia “anti –Tomasello” del Comitato No.Proroga.Rettori non riguarda il prolungamento del mandato ma verte sulle “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico…”, oggetto di un Decreto Legislativo dell’8 Aprile 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 19 Aprile 2013, la cui entrata in vigore è stabilita per il 4 Maggio 2013.
In base alla normativa appena richiamata, è prevista l’inconferibilità di incarichi in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione a coloro che siano stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato. Come noto, Tomasello è stato condannato in primo a 3 anni e sei mesi nell’ambito dell’inchiesta sul Concorso truccato alla Facoltà di Veterinaria (vedi correlato) e questo ha immediatamente indotto il Comitato No.Proroga.Rettori a chiedere l’immediato allontanamento del neurochirurgo .
A questa richiesta, il rettore aveva indirettamente riposto inviando una lettera alla comunità accademica, rassicurandola «circa la piena legittimità della propria azione di governo e del proprio operato alla guida dell’Ateneo, anche in questo ultimo scorcio di mandato. Del tutto infondate e prive di pregio giuridico – scriveva ancora – appaiono le notizie di segno opposto diffuse ancora di recente, frutto di una non corretta lettura di norme esistenti ritenendole erroneamente applicabili al Rettore in carica ed a prescindere dal merito»
Le rassicurazioni di Tomsello non avevano per nulla convinto i suoi oppositori, che lo scorso 7 marzo avevano, quindi , inoltrato al ministro Profumo la richiesta di «revoca del Professor Tomasello. Non essendo giunta nei termini previsti dalla legge alcuna comunicazione in merito da parte del MIUR – scrivono nel comunicato inviato in redazione – il 10 Aprile u.s. è stata depositata presso la Procura della Repubblica di Messina e presso la Procura della Repubblica di Roma una denunzia-querela nei confronti del Professor Tomasello e del Ministro Profumo».
Oltre ad adire alle vie legali, il Comitato No.Proroga.Rettori ha inoltre deciso di «suggerire agli studenti, al personale tecnico-amministrativo e ai docenti del nostro Ateneo la lettura dell’articolo della nuova normativa che si riferisce alla "inconferibilità di incarichi in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione", la cui entrata in vigore praticamente coincide con il termine ultimo per la presentazione delle candidature alla carica di Rettore », invitando gli aspiranti successori di Tomasello «a farci conoscere la loro opinione in merito alla opportunità della permanenza in carica dell’attuale rettore» .
Chissà se l’appello lanciato dal Comitato ai protagonisti della corsa all'ermellino sarà accolto o cadrà nel vuoto. (Danila La Torre)