Ieri a piazza Cairoli, nonostante la pioggia, si è svolto un partecipato presidio di solidarietà al popolo palestinese contro la decisione Usa di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele e quella di far partire il Giro d’Italia da Israele (o meglio dai territori palestinesi occupati da Israele contro le risoluzioni dell’Onu). All’appello lanciato dalla Comunità palestinese di Messina e da Freedom Flotilla Italia hanno aderito Arci territoriale e Circolo Thomas Sankara di Messina, Associazione Smasher, Cambiamo Messina dal Basso, Centro culturale islamico, Flc Cgil Messina, Rifondazione comunista di Messina, Sinistra Italiana e Unione Inquilini Messina.
Chi ha solidarizzato ha ribadito più volte e in tante lingue, dall’italiano all’arabo, che la Palestina deve essere libera e non può essere sottoposta all'occupazione di Israele. Nel contesto difficilissimo e disumano che vivono i palestinesi a Gaza e nei territori occupati da Israele contro le risoluzioni dell’Onu, vive una situazione drammatica Gerusalemme e la decisione di Trump di riconoscerla capitale di Israele ha provocato manifestazioni di protesta in tutto il mondo. Diverse foto, tenute in mano dai partecipanti, hanno fatto vedere come Gerusalemme sia divisa in due parti separate da un muro alto circa 8 metri. La vita diventa così difficilissima anche per le più elementari azioni: fare la spesa, andare in ospedale o a scuola. Inoltre il presidio ha chiesto il ritiro della partenza del Giro d’Italia da Israele.