Alzare le tariffe a 1,20, 2 e 4 euro. La proposta di Gioveni per salvare le mense scolastiche

Una soluzione tampone nell’attesa di avere maggiori certezze economiche e un nuovo bando. La proposta è del consigliere della III circoscrizione, Libero Gioveni, che chiede, in questa fase transitoria, che si applichi “una tariffa simbolica di 1,20 euro alle 1500 famiglie (che rappresentano ben il 47%) delle attuali 3200 che usufruiscono del servizio mensa e che si trovano nella fascia esente avendo un valore dell’ISEE inferiore a 2000 euro e di arrotondare in eccesso le rimanenti tariffe di 1,74 euro e di 3,70 euro”.

“A conti fatti – spiega il consigliere – applicando la tariffa minima di 1,20 euro per la prima fascia e arrotondando da 1,74 a 2 euro quella media e da 3,70 a 4 euro per la fascia massima si ricaverebbe, nei 2 anni ipotetici di un bando dove il Comune impiega 3 milioni e 600mila euro, la considerevole somma di 1 milione di euro, che rapportata a questo presunto periodo di transizione fino al giugno prossimo corrisponderebbe a 330mila euro che certamente, in questa fase emergenziale, rappresenterebbe un importante toccasana”.

“Un ruolo fondamentale – conclude Gioveni – lo dovrebbe assumere in questo contesto soprattutto il corpo docente delle 70 scuole cittadine che usufruiscono del servizio mensa, facendo da filtro con le famiglie che certamente comprenderebbero l’importanza di restare tutti uniti in questo difficilissimo momento storico”.