E' tornata a Messina la Saint Roch Nassau, il mercantile battente bandiera Bermuda già protagonista di un precedente sbarco al Molo Colapesce. Il mercantile ha intercettato un barcone con 143 persone a bordo al largo di Bengasi, lo scorso 18 settembre. E dopo averli soccorsi ha avuto da Roma le direttive per sbarcarli in riva allo Stretto. La direttiva generale è che vengano trasferiti in bus a Salerno, ma di ora in ora le decisioni si aggiustano in base all'effettiva disponibilità di posti nei centri interpellati. Già poco dopo le 7 e 30, orario dello sbarco, erano in arrivo i primi pulmann per decongestionare i centri messinesi. Tra le 143 persone soccorse a Bengasi, molti siriani ma anche egiziani, bengalesi e di altre provenienze, ci sono anche sette donne e 9 bambini. Tra le novitá di oggi, nelle operazioni coordinate dalla Prefettura, alcune sono positive, altre decisamente meno. Al molo sono state infatti allestite due tende per i controlli. Stop alle perquisizioni corporali all'aperto, quindi, e alla profilassi sanitaria sotto il sole concente e sotto lo sguardo di tutti, non ultimi i molti turisti proprio stamane arrivati a bordo di una grossa nave da crociera inglese, poco lontano dalla chiatta. Per lo più le operazioni di identificazione e di raccolta delle testimonianze, nel tentativo di individuare ed arrestare in fretta gli scafisti, avvengono al Palanebiolo. Resta il problema minori, e qui si registrano le novitá meno rassicuranti. Impossibile non notare al molo l'assenza di Clelia Marano e dell'Assessore Filippo Cucinotta. Il comune infatti non è stato convocato dalla Prefettura, che non vuole dare l'autorizzazione all'affidamento dei minori se non prima sono completate le operazioni di identificazione, malgrado la Marano si sia impegnata a suo tempo ad accompagnarli successivamente per l'identificazione, dopo averlo rifocillati e sistemati. Impossibile anche per lei perô continuare a gestire la situazione, nella totale assenza di indicazioni da parte dei Servizi sociali. Nelle tende ci sono ancora oggi 100 bambini la cui sorte ancora non si conosce.
Alessandra Serio