Rimangono in stand-by, o meglio sono ancora in fase di valutazione, (ma l’estate ha già bussato alla porta), le proposte avanzate dalla Federazione delle Imprese Balneari di Messina all’amministrazione comunale riguardo l’attività estiva del litorale cittadino e il miglioramento della qualità dei servizi (vedi notizia correlata). Le due iniziative presentate lo scorso 26 luglio dal presidente della federazione Santino Morabito, rimangono ancora sulle scrivanie di Palazzo Zanca in attesa di valutazione. Una delle due, quella cioè riguardante l’attivazione di un servizio bus-navetta notturno dal centro verso il litorale e viceversa, dovrebbe a breve essere sottoposta all’attenzione dell’assessorato alla mobilità Melino Capone. Questo almeno stando alle dichiarazione dell’altro rappresentante della giunta Buzzanca, Pippo Isgrò, che delle “politiche del mare” è il supervisore.
A tal proposito ricordiamo nel dettaglio quanto richiesto dagli imprenditori balneari, sulla scorta di quanto, da più di vent’anni, accade in città come Rimini dove l’abitudine è quella del “Disco In Bus”.
Orario notturno tra le ore 22,00 e le ore 04,00, con partenza ogni venti minuti da piazza Duomo, punto attorno alla quale gravitano buona parte dei locali che offrono intrattenimento pre-serale. La navetta dal centro dovrebbe raggiungere la riviera passando per i tre parcheggi di interscambio posti lungo il tragitto:
1) area ex gasometro
2) parcheggio terminal Annunziata
3) area ex Caruso.
In queste aree sarà possibile lasciare la propria autovettura per prendere la navetta che proseguirà il suo tragitto lungo la via Consolare Pompea, effettuando le fermate appositamente segnalate, fino al villaggio Torre Faro. Qui il bus girerà intorno al lago piccolo per poi fare ritorno in città. Il costo della corsa, andata e ritorno, secondo quanto proposto dalla Fiba, potrebbe essere di due euro che, di fatto, l’utente non pagherebbe in quanto la somma verrebbe scontata sul prezzo di ingresso al lido o su una consumazione mostrando semplicemente il biglietto regolarmente vidimato. Qualora si rendesse necessaria la custodia e la regolamentazione delle aree di parcheggio per motivi di sicurezza o altre ragioni eventualmente sollevate dalle autorità competenti, la Federazione ha da subito fornito da ora la propria disponibilità a gestire dette aree, limitatamente al servizio sopra descritto, senza oneri per la pubblica amministrazione.
Da ipotizzare, aggiungiamo, date le evidenti difficoltà finanziarie dell’Atm, ma considerando soprattutto il vetusto parco macchina dell’azienda, (oggi ad esempio mancano all’appello oltre 10 mezzi, ieri addirittura 16), la possibilità di una convenzione con un privato .
Veniamo poi all’altra proposta, altrettanto interessante ma ugualmente difficoltosa da mettere in atto poiché ad essere coinvolto sarebbe il “duo” Ato3-Messinambiente, che certo in buone acque non naviga. La Fiba, infatti, per limitare l’impatto ambientale delle attività commerciali e di servizi che occupano le aree demaniali marittime, (impegno tanto pubblico quanto privato) ha proposto di adottare norme di comportamento virtuoso con riferimento, in primo luogo, al metodo di raccolta e conferimento dei rifiuti prodotti all’interno di queste aree. Ciò con il supporto di una convenzione da stipulare con la società d’ambito, già proposta l’anno scorso, che dovrebbe vedere (il condizionale è d’obbligo), la differenziazione del rifiuto prodotto nei lidi separando la frazione umida da quella secca. Secondo l’accordo la società Messinambiente dovrebbe fornire ai lidi i contenitori per la differenziazione e garantire la raccolta del rifiuto differenziato con passaggi settimanali concordati. E poi ancora provvedere alla collocazione, in prossimità degli stabilimenti, delle campane per la raccolta del vetro. Passaggi quest’ultimi tutti effettuati nella passata stagione ma senza il contestuale avvio del servizio di raccolta. Allo stato attuale, il rischio, assolutamente concreto, è che la situazione sia la medesima di quella appena descritta, se non ancora peggiore.
In ultimo la Federazione ha proposto la promozione di un pacchetto, a bordo della navi da crociera, che preveda il soggiorno in un lido balneare, come avviene in molti scali della Grecia piuttosto che della Spagna. Una possibilità interessante ma che sarebbe forse preferibile valutare dopo essere riusciti a risolvere le questioni relative ai servizi che riguardano prima di tutto la città e la sua comunità, migliorandone la condizione.
Intanto sul fronte delle autorizzazione per l’attività dei lidi balneari, l’assessore Isgrò fornisce notizie positive sui tempi di rilascio: grazie alla collaborazione con l’Urbanistica, la Guardia Costiera e l’assessorato al commercio, sono già state definite oltre trenta autorizzazioni rilasciate in tempo per l’inizio della stagione. L’obiettivo è stato quello di sviluppare una sinergia tra pubblica amministrazione e impresa, per favorire la crescita dei benefici e delle ricadute positive sul territorio, riducendo i disagi per la collettività. (Elena De Pasquale)