Dallo scorso sabato, il pattugliatore d’altura Libra, al termine di 11 giorni di intensa attività in operazione Mare Nostrum, ha ormeggiato a Messina, sancendo così di fatto l’inizio della presenza nella propria nuova sede di assegnazione. Difatti dal 15 agosto Nave Libra, dopo 15 anni trascorsi nella base militare di Augusta, ritorna ad essere assegnata a Messina. La storica base navale messinese vedrà così nuovamente la presenza di una unità della marina militare.
Il Libra fa parte della Prima Squadriglia Pattugliatori e dipende dal Comando delle Forze da Pattugliamento di stanza ad Augusta Comforpat. I compiti principali dell’unità sono il pattugliamento delle coste nazionali, la vigilanza sull’attività di pesca, il controllo dei flussi migratori, la ricerca e soccorso per la salvaguardia della vita umana in mare e le operazioni antinquinamento. L’attività operativa primaria è da sempre quella della Vigilanza Pesca con l’Operazione “Constant Vigilance”, per la protezione degli interessi economici nazionali e la tutela della normativa internazionale sulla pesca. Tale missione viene svolta principalmente nello Stretto di Sicilia.
Negli ultimi anni, a tale compito si sono affiancati con sempre maggior rilievo quelli di controllo dei flussi migratori, salvaguardia della vita umana in mare e di controllo del traffico mercantile nell’ambito della lotta alle attività illecite e al terrorismo internazionale, compiti da ottobre 2013 sono stati svolti nell’ambito dell’Operazione Mare Nostrum, cui il Libra ha preso parte contribuendo a trarre in salvo oltre 800 migranti.
Nave Libra ha un equipaggio di 64 uomini, di cui 3 Ufficiali, che aumenta fino a 81 durante l’attività operativa in mare. Il nominativo internazionale è “I A T B” ed il motto, ispirato alle “virtù” delle unità da pattugliamento e dei loro equipaggi, è: “Patiens Vigil Audax”.
Il pattugliatore d’altura Libra, seconda unità della classe “Cassiopea” o “Costellazioni 1^ serie”, è stato varato il 27 luglio 1988 presso i cantieri navali del Muggiano a La Spezia e consegnato alla Marina Militare il 28 novembre del 1989 Le quattro navi gemelle della Classe – Cassiopea, Libra, Spica e Vega – sono state realizzate nel contesto della Legge nr.979 del 31 dicembre 1982, meglio
nota come “legge sulla difesa del mare”. Esse sono infatti equipaggiate con specifiche attrezzature per la bonifica dell’inquinamento marino.