L'assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola, interviene con una nota in seguito alla firma del Patto per Messina: “Nell’accordo Messina ha costruito una proposta forte e credibile nell’ambito di un sistema di sviluppo complessivo in cui ha inserito in modo organico elementi strategici per il sociale e per la sicurezza, la promozione e la crescita del territorio. Il lavoro svolto non ha ignorato il passato ma su questo ha costruito, recuperando in maniera sistemica vecchie risorse mai utilizzate e in parte sciupate (il secondo Palazzo di Giustizia) e progetti fermi da decenni (il Porto); in stretta sinergia con le Amministrazioni locali e centrali dello Stato, si è tracciato finalmente un orizzonte credibile per la città che dà risposte immediate attraverso l’apertura dei grandi cantieri (Porto, Bisconte Cataratti, via Don Blasco) e traguarda un orizzonte di nuove possibilità e rinnovamento per il futuro (logistica, turismo, cultura). Il lavoro svolto con grande responsabilità, e purtroppo spesso in assenza delle rappresentanze politiche espresse dalla città a livello regionale e nazionale, ha portato ad un risultato concreto. Da quando si è profilata la possibilità di scrivere il Patto l’Amministrazione ha lavorato sottotraccia con impegno e costanza per concertare il programma complessivo con i territori, in una serie di incontri che hanno avuto, com'è logico e giusto, in un confronto politico vero, anche momenti di tensione. Parallelamente alla fase di concertazione con i Comuni si è svolto all’interno dell’Amministrazione un lavoro di studio, verifica e valutazione per mettere insieme una proposta per Messina che tenesse conto delle necessità derivanti dalle 'distrazioni' del passato (Acquedotto), delle possibili prospettive future emerse dal lavoro di condivisione fatto su più tavoli oltre che in Commissione e in Consiglio (Castel Gonzaga), che valorizzasse ancora le iniziative avviate o recuperate in sinergia con altre Amministrazioni, per tutte il Patto della Falce e la piastra logistica da mettere a sistema con il porto di Tremestieri.
Ascoltando il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, elencare tra le azioni principali del Patto i temi che hanno riempito in gran parte le giornate degli ultimi tre anni, la sensazione che lo sforzo prodotto e spesso non riconosciuto sia stato concretamente utile è stata chiara e netta, perché oggi Messina dispone di risorse che non aveva da almeno 20 anni. La cerimonia, svoltasi all’Università, ha confermato che il lavoro, qualunque lavoro, necessita di un tempo per maturare e concretizzarsi, anni per definire il Patto pochi secondi per firmarlo. Nel libro del Qoèlet si legge per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo… un tempo per demolire e un tempo per costruire … un tempo per stracciare un tempo per cucire …, per la nostra città adesso è stata costruita un’occasione concreta ed è il tempo di dare seguito, tutti insieme, all’importante azione messa in atto. In una dialettica concreta anche dai toni forti se necessario, ma rispettosa delle diversità e orientata al bene della nostra bellissima e troppo a lungo abbandonata città”.
Sergio De Cola