Matricidio Messina, Sara in lacrime al funerale della madre Caterina Pappalardo

Matricidio Messina, Sara in lacrime al funerale della madre Caterina Pappalardo

Alessandra Serio

Matricidio Messina, Sara in lacrime al funerale della madre Caterina Pappalardo

lunedì 20 Gennaio 2025 - 17:50

Rose delicate e fiori di campo sul feretro della donna uccisa a coltellate dal figlio, mentre la figlia stringe la sua foto, dietro il feretro

Messina – “L’amore di Dio accoglie tutti, anche il figlio matricida. Ma il male non si può trasformare in bene e non ha giustificazione. Stiamo crescendo una società disumana, aggressiva, ed è colpa nostra. I figli crescono senza limiti e quando poi li incontrano esplodono”. Con questa omelìa padre Luigi La Rosa è intervenuti ai funerali di Caterina Pappalardo, celebrati oggi pomeriggio nella chiesa di San Clemente.

Rose delicate e fiori di campo per Caterina

A dire addio alla sessantaduenne uccisa con una tempesta di pugnalate inflitte dal figlio 26enne Giosuè Fogliani c’erano amici e familiari della donna ma anche tutte le amiche di Sara, la sorella di Giosuè arrivata da fuori per accompagnare la madre nel suo ultimo viaggio. Sostenuta dal fidanzato e dalle amiche più strette, Sara ha assistito in prima fila alla messa. Davanti agli occhi aveva il feretro della mamma ricoperto di fiori bianchi, gialli e rosa, poi quando la bara è stata issata e portata fuori dalla chiesa ha stretto sotto il braccio la foto di Caterina, e con quella si è allontanata verso la tumulazione.

Una tragedia annunciata

Suo fratello è in carcere, accusato di omicidio, mentre i suoi legali hanno chiesto una perizia psichiatrica alla magistratura che si sta occupando del caso. Sara, invece, adesso vuole capire perché, malgrado le tante richieste di aiuto di sua madre e almeno una denuncia nei confronti del fratello, non è stato possibile evitare il drammatico epilogo di una settimana fa.

Quel rapporto con la mamma spezzato per sempre

Sara era molto legata alla madre. I testimoni raccontano di un rapporto madre e figlia fatto di condivisione, di uscite insieme. Fino a quando lei, la scorsa estate, si è dovuta trasferire a Voghera col fidanzato, per lavoro. Qui progettava il matrimonio, una vita finalmente piena, anche se col pensiero sempre rivolto alla sua famiglia rimasta a Messina ed ai problemi di quel fratello “difficile” e quella madre forte ma troppo esposta alla minaccia rappresentata dal figlio. Minaccia che quel martedì 14 gennaio si è concretizzata drammaticamente.

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