Chiedeva, ad imprenditori e privati cittadini, piccole somme di denaro e generi alimentari. Non erano mai cifre da capogiro ma sufficienti a fargli chiudere un occhio su illeciti amministrativi che venivano commessi in materia edilizia. Naturalmente chi aderiva alle richieste non veniva nemmeno sanzionato. Ma alla lunga qualcuno ha denunciato questo comportamento ed i Carabinieri stamattina hanno arrestato l’ispettore di Polizia Municipale, Paolo Muscianisi, 64 anni con le accuse di concussione, di corruzione e di truffa ai danni della Pubblica Amministrazione. A far scattare le indagini è stato un imprenditore che stava eseguendo lavori edili in una contrada della zona sud di Messina. L’uomo pagò una piccola somma all’ispettore ma poi raccontò tutto agli investigatori che misero sotto controllo il telefono di Muscianisi. Si scoprirono così diversi casi. C’erano privati cittadini che avevano avviato lavori di edilizia popolare, piccoli imprenditori che effettuavano lavori di ristrutturazione. Nel settembre dell’anno scorso uno di questi gli consegnò dei generi alimentari e così l’ispettore Muscianisi chiuse un occhio sul fatto che l’uomo stava eseguendo lavori su un’area demaniale. Durante le indagini dei Carabinieri è emerso che l’ispettore Muscianisi, durante l’orario di lavoro, si assentava per sbrigare affari personali. Da qui anche l’accusa di truffa. Il sottufficiale ha ottenuto gli arresti domiciliari.