Si è concluso il Mediterranean Conference on Neutrosophic Theory (MeCoNeT 2024, Conferenza mediterranea sulla Teoria Neutrosofica), tenutosi all’Università degli Studi di Messina. Il congresso, presieduto da Giorgio Nordo del Dipartimento Mift dell’Università di Messina e dal prof. Florentin Smarandache dell’Università del New Mexico (Usa), ha riunito studiosi e ricercatori da tutto il mondo per discutere le più recenti scoperte e applicazioni delle teorie neutrosofiche. Questo evento, il primo del settore a svolgersi al di fuori del continente americano, ha consolidato la città di Messina come punto di riferimento internazionale per lo studio della matematica dell’incertezza.
I lavori si sono aperti con l’intervento di Giorgio Nordo, che ha ringraziato per il supporto ricevuto dall’Università di Messina, dall’Accademia Peloritana dei Pericolanti e dal Dipartimento Mift (Matematica, Informatica, Fisica e Scienze della Terra), oltre che dalle altre istituzioni pubbliche e private che hanno patrocinato l’evento, tra cui la Regione Calabria, la Città Metropolitana di Reggio Calabria, il Comune di Messina, l’Istituto Nazionale di Alta Matematica “Francesco Severi” (Indam) e Calabria Formazione.
Il congresso si è svolto in modalità ibrida, combinando la presenza fisica nella storica sala dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti e l’aula Cannizzaro, che ha ospitato una sessione parallela in modalità online. La sessione inaugurale è stata affidata al prof. Florentin Smarandache, padre fondatore della Teoria Neutrosofica, il quale ha tenuto una straordinaria conferenza dal titolo “Tre decadi di Teorie Neutrosofiche e Plitogeniche con le loro applicazioni(1995 – 2024)”, ripercorrendo i trent’anni di storia e di evoluzione della teoria neutrosofica.
Tra i conferenzieri invitati, i principali relatori di questa edizione, si sono distinti studiosi internazionali di altissimo livello. Saeid Jafari (Fondazione Scienze Matematiche e Fisiche, Danimarca), noto per i suoi contributi nella logica neutrosofica e nelle sue applicazioni in vari campi della matematica, ha offerto una prospettiva innovativa sulle recenti evoluzioni della teoria. Bhimraj Basumatary (Dipartimento di Scienze Matematiche, Università Bodoland, India) ha presentato un’analisi approfondita sull’integrazione della teoria neutrosofica nei sistemi complessi, suscitando grande interesse tra i partecipanti. La prof.ssa Paulraj Gnanachandra (Centro per la ricerca e studi post laurea in Matematica, Ayya Nadar Janaki Ammal College, Sivakasi, Tamilnadu, India) ha esplorato le applicazioni della neutrosofia in contesti matematici complessi, offrendo nuovi spunti di riflessione sulle possibilità future. Mohd Anas Wajid (Polo Tecnológico de Monterrey, Messico) ha presentato uno studio sui modelli matematici per la gestione dell’incertezza, con particolare riferimento alle applicazioni pratiche nel campo dell’informatica. Hind Y. Saleh (Università di Duhok, Iraq) ha illustrato come l’uso della nozione di insieme soft c-aperto possa migliorare la gestione dell’incertezza in spazi topologici, generalizzando concetti classici quali la continuità e la compattezza. Inoltre, Samajh Singh Thakur (Jabalpur Engineering College, India) ha presentato una relazione innovativa sugli sviluppi più recenti delle teorie neutrosofiche applicate all’ingegneria, evidenziando le connessioni tra modelli matematici e soluzioni pratiche nel campo tecnologico. Tra i conferenzieri italiani, ha brillato la presenza del prof. Giovanni Molica Bisci, dell’Università di Urbino, che ha arricchito il congresso con il suo contributo scientifico di alto livello.
L’evento ha registrato la partecipazione di un centinaio di studiosi provenienti da tutto il mondo, con circa 40 presenti fisicamente in sala e altri collegati online da paesi quali Stati Uniti d’America, Messico, India, Iraq, Danimarca, Polonia e Russia. Questa modalità ibrida ha reso possibile una partecipazione globale, confermando l’importanza crescente delle teorie neutrosofiche a livello internazionale. Durante le due giornate congressuali si sono tenute 8 conferenze e oltre 50 comunicazioni brevi, tutte caratterizzate da contributi originali di altissimo livello scientifico.
I saluti conclusivi sono stati portati in modalità online dal prof. Said Broumi (Laboratorio di Elabrazione delle Informazioni, Facoltà di Scienze Ben M’Sik, Università Hassan II, Casablanca, Marocco) e dal prof. Wadei F. Al-Omeri (Dipartimento di Matematica, Facoltà di Scienze e Tecnologia delle Informazioni, Università Jadara, Irbid, Giordania). In presenza, a nome di tutto il Comitato Scientifico, sono intervenuti Giorgio Nordo e Francesco Oliveri (Dipartimento Mift), che hanno ringraziato per il prezioso supporto tutti i membri del comitato, tra cui la prof.ssa Patrizia Rogolino, il prof. Matteo Gorgone – apprezzato chairman della sessione parallela online nell’aula Cannizzaro – il prof. Mario De Salvo, il prof. Hovik Matevossian (Centro Ricerca Federale “Computer Science and Control”, Accademia russa delle Scienze, Moskva, Russia – Accademia nazionale delle Scienze d’Armenia) e il prof. Saeid Jafari (Fondazione Scienze Matematiche e Fisiche, Danimarca). Giorgio Nordo ha poi voluto salutare il prof. Filippo Cammaroto, già ordinario di Geometria presso il Dipartimento di Matematica e impossibilitato a partecipare per motivi di salute, ricordando come le sue doti organizzative e la sua intraprendenza scientifica siano state di ispirazione anche per questo congresso. Un ringraziamento speciale è andato ai dottorandi del Dipartimento Mift – in particolare ai dott. Lorenzo Affè, Carmelo Munafò, Emanuele Sgroi, Annamaria Pollino, Carmelo Cisto, Ernesto Lax, Antonino Ficarra, Alessandra Rizzo e Aldo Jesus Ruta – che hanno fornito un supporto essenziale all’organizzazione dell’evento.
Un momento di grande importanza simbolica è stato l’omaggio del prof. Florentin Smarandache all’Accademia Peloritana dei Pericolanti, a cui ha donato personalmente quattro volumi delle sue opere e 870 libri in formato digitale su argomenti neutrosofici. Il prezioso materiale è stato consegnato al vicepresidente dell’Accademia, prof. Giovanni Cupaiolo, a testimonianza del profondo legame scientifico e culturale tra il padre della teoria neutrosofica e l’antica istituzione messinese.
La cena sociale, tenutasi a conclusione del congresso, è stata l’occasione per festeggiare con una torta speciale i trent’anni della Teoria Neutrosofica nonché i prossimi settanta anni di età del prof. Florentin Smarandache, riconosciuto a livello mondiale per il suo straordinario contributo scientifico.
Il congresso MeCoNeT 2024 è stato senza dubbio un successo, dimostrando l’importanza crescente delle teorie neutrosofiche nella comunità scientifica internazionale. Gli atti selezionati del congresso verranno pubblicati a breve in una edizione speciale della rivista Neutrosophic Sets and Systems, confermando l’alto livello dei contributi presentati e l’importanza dell’evento per la diffusione delle più recenti scoperte in questo campo.