Cittadino del mondo che ha sostenuto con forza, nella sua vita, i diritti civili e soprattutto è stato sensibile alle tematiche riguardanti la salute mentale. Personaggio decisamente poliedrico, ha incantato i tantissimi taorminesi che lo hanno conosciuto già a partire dagli anni ’80 in cui ha vissuto, insieme alla sua compagna di vita Maria Siponta Fini, dai più conosciuta con il nome di Dina, nel cuore di Taormina. Personaggio istrionico, dalle grandissime capacità oratorie, è riuscito in tantissime occasioni a catalizzare l’attenzione di quanti transitavano per il corso del centro ionico, e si soffermavano ad ammirare i bracciali in filo, che venivano realizzati da Lello e Dina. Non solo bracciali da scambiare per sostenere la ricerca che da tempo avevano avviato, ma anche una grande passione: documentare ciò che quegli anni avevano da raccontare. Con una telecamera sempre in mano, Lello nell’estate del 1997 ha raccolto 100 ore di riprese beta cam che oggi, per volere della sua compagna, dopo la morte di Lello, diventeranno testimonianza dell’antropologia culturale che si respirava in quegli anni nella perla del Mar Ionio.
Immagini e filmati inediti che raccontano la generazione a cui appartengono Lello e Dina, quella degli ideali, a cui sono rimasti fedeli, sino al punto di decidere di vivere fuori dal sistema, lasciando i rispettivi impieghi nell’ambito sanitario, e vivendo in giro per il mondo. A curare la mostra è Maria Siponta Fini. La progettazione e la realizzazione tecnica sono a cura dell’Associazione Shine Records di Ragusa. L’evento è in programma per il mese di ottobre nella chiesa del Carmine.
“Mi sono ritrovata – ha spiegano Maria Siponta Fini, curatrice della mostra – un vastissimo archivio di immagini e di foto di e con Lello, e ho capito che non potevo essere solo io a beneficiarne. Da qui l’idea di donare ai taorminesi una parte della loro vita, documentata da chi è stato ed è la mia vita. Lello è stato un personaggio molto amato, anche se controverso. Sin da quando era tirocinante psicologo si è battuto per ottenere il giusto, perché lui era un uomo giusto, in prima linea per portare sempre in auge la verità. Questo personaggio ha avuto a Taormina un successo pazzesco, riuscendo a conquistare tutti, compreso Oliviero Toscani che lo fotografò, nonostante la riluttanza di Lello ad esser protagonista di scatti fotografici. Eppure in quella circostanza, acconsentì, per far parte di ciò che sarebbe stata la prestigiosa raccolta firmata da Oliviero Toscani ‘Razza Umana’, un lavoro che ha una valenza anche dal punto di vista scientifico per elaborare i tratti della razza. ‘Il Viandante’ sarà la mostra in omaggio all’uomo giusto, per parlare di una persona che ha avuto una vita degna, in assoluta semplicità”.
Numerose saranno le personalità del mondo accademico, scientifico e antropologico che saranno presenti all’inaugurazione della mostra e parleranno dell’azione che Raffaele Chiaia, Lello per tutti, ha condotto nel suo percorso, scegliendo di vivere in un mondo in cui regole e schemi erano confini troppo stretti per un fine pensatore e idealista quale lui è stato.