Politica

“Mentre i politici litigano sull’acqua a Messina, noi quasi a secco”

MESSINA – Anche in questi giorni abbiamo ricevuto alcune segnalazioni sull’emergenza acqua. In determinati casi, c’è stato un miglioramento; in altri, la situazione resta critica. E c’è chi commenta tra i cittadini: “Mentre infuria la polemica tra la senatrice Musolino e il sindaco, noi siamo quasi a secco”.

In questo periodo Federico Basile ha promesso particolare attenzione alle zone critiche sul piano della carenza idrica: “Una squadra dell’Amam, impegnata nei lavori del Pnrr, si concentrerà stabilmente su due zone critiche: il Quartiere Lombardo e via Quod Quaeris. Stiamo lavorando in modo strutturale per ridurre le perdite. Abbiamo anticipato più di un 1 km e siamo intervenuti su 65 bocchettoni. Forse siamo l’unico Comune che ha investito un milione di euro per gestire la crisi idrica. E oggi abbiamo 14 autobotti.  Il disagio c’è ma è stato ridotto in modo forte. Le richieste sono passate, con la soluzione idrica programmata, da 1500 a 400 settimanali. 65 al giorno”.

Le autobotti nel vico San Cosimo per l’inquinamento dell’acqua

Nel frattempo, a Marmora i cittadini invocano l’analisi dell’acqua e nel vico San Cosimo n. 69 sono stati sanificati i serbatoi. E l’Amam sta rifornendo le persone con le autobotti. Le analisi sono in corso. La vicenda è quella della contaminazione delle acque al residence Parco Rosa a Provinciale. Un problema per 7 palazzine: 66 famiglie con bambini e anziani.

“Manca l’acqua a San Licandro basso”

“Buongiorno, sono un abitante di via Colombia, a San Licandro basso. Mentre la senatrice Musolino e il sindaco si scambiano accuse, chi fa qualcosa per ridarci l’acqua? Oggi, come da una settimana, un filo d’acqua fino alle 9. Ditemi come si può vivere così?”.

“Quando potrò essere sicura che l’acqua è potabile?”

“Mi rivolgo a voi. Spero di essere ascoltata. C’era una volta l’acqua della Santissima, potabile, con una portata d’acqua ottima. All’improvviso qualcuno ha deciso di immettere acqua dei pozzi e con ordinanza ci dicono che l’acqua è potabile ma si consiglia l’uso per fini igienici, in attesa della certificazione dell’Asp. Questo a inizio di settembre. Adesso siamo alla fine di settembre ma di questo certificato non si ha notizie. Io ho in casa una disabile gravissima e capite bene che non le lavo i denti o la faccia per evitare che lei beva quest’acqua. Ogni giorno compro confezioni di acqua. Ma possibile che ci prendano in giro? Lavo i denti a mia figlia con l’acqua confezionata e sono tentata di far fare delle analisi”.

In ogni caso, più volte il sindaco ha rassicurato dicendo che l’acqua è potabile, seppure dopo l’attivazione dei pozzi si stia aspettando l’ufficializzazione dell’Asp. Nello stesso tempo, la totale serenità si raggiungerà solo dopo la certificazione dell’Asp.

“Da sempre a Provinciale carenza idrica”

“Sono un’abitante della via Toscana, a Provinciale, che da sempre lotta con la carenza d’acqua. Quest’estate ho capito che la situazione può solo peggiorare e intanto si offrono ai cittadini pannicelli caldi. E invece l’unico evento da offrire ai cittadini sarebbe la vivibilità della città sotto il profilo dei servizi. Al primo posto l’erogazione dell’acqua”.

“Un filo d’acqua in via San Sebastiano”

“Sono un utente Amam di via S. Sebastiano n° 23. Nel mio appartamento, da giorni, arriva un filo di acqua per circa 20 minuti, chiaramente insufficiente per il fabbisogno familiare, senza considerare che il serbatoio in terrazza è vuoto. Da semplice cittadino, e ignorante, mi rivolgo a chi gestisce questa crisi idrica: visto che la materia prima è poca, e quindi distribuirla in tutta la città con poca pressione è inutile per chi abita ai piani alti, propongo di ritornare alla suddivisione per zone a giorni alterni. Il tutto per servire quella fetta di popolazione, quellla che soffre una costante carenza idrica, con la massima pressione”.

“La zona Asi è una terra di nessuno, da giorni senz’acqua” ma l’Amam annuncia l’intervento

Tante volte abbiamo raccontato il degrado e le potenzialità inespresse dell’area artigianale Asi di Messina. “Qui una decina di imprese e società da giorni sono senz’acqua e l’Amam non interviene. Ci è stato detto che, data la situazione particolare, con l’intervento del Tribunale, non è competenza della società. Ma noi paghiamo l’acqua all’Amam. Questa è un’interruzione di servizio idrico. Ci sono alcune attività che svolgono anche un servizio al pubblico e che non possono usufruire dei servizi igienici”.

Tuttavia, la presidente Loredana Bonasera ha precisato lo scorso sabato: “C’è un’interferenza con l’alta tensione e non siamo intervenuti per ragioni di sicurezza. Abbiamo fatto le comunicazioni e interverremo al più presto”.

Basile: “Un’erogazione effettiva di 400 litri al secondo”

Ha precisato il sindaco Federico Basile: “Bisogna tenere conto delle perdite delle reti che a Messina, come in tutta la Sicilia, superano il 50%. Nell’estate del 2024, a Messina si è registrata una portata di mille litri al secondo, la più bassa mai rilevata a causa della siccità. Considerando le perdite della rete, ciò si traduce in un’erogazione effettiva di poco più di 400 litri al secondo, ben al di sotto dei 980 necessari per garantire un servizio h24“.