Reggio Calabria – Il prelievo del materiale litoide dai corsi d’acqua è stato il tema del workshop promosso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria che si è svolto questa mattina presso la Sala Perri.
Si tratta di un nuovo regolamento che servirà a regolamentare in modo più preciso, efficace e completo questa importantissima attività che, da un lato, servirà a liberare l’alveo dei corsi d’acqua del territorio e, dall’altro, al ripascimento delle spiagge per contrastare il fenomeno dell’erosione costiera offrendo, inoltre, valido supporto ai Comuni.
Uno strumento utile, varato ormai qualche settimana fa dal Consiglio metropolitano, che si pone come ulteriore misura a difesa del territorio, con azioni concrete di prevenzione, attivando una nuova metodologia di lavoro per un virtuoso ciclo tra prelievo materiale litoide dagli alvei, mantenimento della officiosità idraulica, salvaguardia delle comunità e valorizzazione dell’ambiente.
Ordini professionali, tecnici ed amministratori erano presenti alla tavola rotonda per l’iniziativa del Settore 12 “Tutela del Territorio e dell’Ambiente”, guidato dalla Dirigente Domenica Catalfamo.
“Un regolamento già votato da settimane in Consiglio – ha spiegato il Sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace – che purtroppo è necessario, vista la cronaca delle ultime ore a livello nazionale, a causa di eventi meteo imprevedibili. Un ente di area vasta come la Città Metropolitana ha voluto prevedere una regolamentazione modulata nel tempo, basata sull’asporto del materiale di fiumi in condizioni precarie quale meccanismo di prevenzione. Una tematica sentita dagli amministratori che non è di competenza esclusiva di Città Metropolitana, ma abbiamo voluto colmare questo vuoto normativo e dare un supporto alle Amministrazioni”.
A condurre l’incontro offrendo anche preziosi spunti e modalità operative, la dirigente del settore Domenica Catalfamo: “Si tratta di uno strumento particolarmente innovativo che si adegua alla normativa vigente. Gli eventi di questi giorno hanno messo ancor di più in evidenza l’impellenza di predisporre questo strumento per recuperare l’equilibrio idraulico dei corsi d’acqua e non solo per ridurre il rischio di esondazione ma anche per incrementare l’apporto del materiale solido alle coste, riducendo il fenomeno dell’erosione costiera. Le novità consisteranno sia nella predisposizione di bandi da parte dell’Ente metropolitano, per prelevare materiale litoide sistemando il corso delle fiumare, e si prevedrà la possibilità per le ditte di chiedere autorizzazione ad estrarre il materiale sistemando l’alveo”.
Sino ad oggi era previsto un disciplinare con un limite di 5 mila metri cubi, che per le fiumare sovralluvionate è esiguo, e non era prevista sistemazione adeguata.
“Un tema di grande attualità – ha affermato il Consigliere delegato Fuda – questo regolamento è uno strumento che si aggiunge agli altri, che vuole intervenire sulla capacità anche delle aziende private di dare un contributo per lo sviluppo delle attività e per la messa in sicurezza di corsi sovralluvionati. Serve inoltre, a fornire migliore capacità di gestione e programmazione. Uno strumento operativo che si affianca ad altri strumenti tenendo alta l’attenzione per la messa in sicurezza del nostro territorio attraverso anche la programmazione regionale e nazionale”.