Fin dall’inizio la giunta Accorinti parla di bilancio partecipato, ad oggi però l’unico dato certo è che oltre alla partecipazione quello che manca è proprio il bilancio, visto che a Palazzo Zanca non è ancora stato presentato e approvato il previsionale 2015. Mentre dunque i riflettori sono tutti accesi sulla gestione economico-finanziaria dell’amministrazione Accorinti, scende in campo di il meetup “Amici di Beppe Grillo citta di Messina” che invita la giunta comunale ad attuare delle forme di democrazia partecipata, come previsto dalla legge regionale n.5 del 2014, al fine di impegnare subito il 2% delle somme trasferite dalla regione per il 2014 e per il 2015.
“Si tratta di circa 160mila euro l'anno a favore della città che rischiano di essere perduti perché se non spesi la legge ne prevede la restituzione nell’esercizio finanziario successivo”.
Per il meetup il Comune deve impegnare tali soldi “con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgono la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune”. Questo permette ai messinesi di scegliere a cosa destinare questi fondi, eventualmente anche a progetti presentati da loro stessi.
“Chiediamo alla Giunta di emanare ora, che siamo in tempo, una delibera per stabilire modalità immediatamente attuabili. Siamo disponibili a collaborare con l’amministrazione per fornire esempi concreti su come fare. Tutto purché non si rischi l’ennesima beffa per la città”.
E poi un altro messaggio chiaro diretto alla giunta: “L’amministrazione non faccia confusione pensando di spendere queste somme con il Regolamento attuativo per il bilancio partecipativo – partecipazione attiva dei cittadini ai processi decisionali dell'ente locale’ approvato dalla Giunta Comunale, come immediatamente esecutivo, già nel Luglio 2015. Intanto perché di esecutivo non si è messo niente in pratica. Esso stabilisce meccanismi complessi e tempi lunghi. Poi la legge regionale fa riferimento a 160mila euro, il 2% dell’addizionale IRPEF trasferita al comune, mentre il regolamento prevede la destinazione di più di 5 milioni, il 2% dell’intero bilancio comunale per la parte corrente. Temiamo che la situazione finanziaria, e la lentezza della macchina amministrativa, rendano tutto ‘troppo bello per essere vero: il regolamento ci promette qualcosa di ottimo che non siamo in grado di realizzare, nel frattempo non ci danno neanche il poco che è obbligatorio per legge”.
Adesso questo regolamento è anche al vaglio del consiglio comunale e i grillini sperano che i consiglieri smettano di cimentarsi in appassionate arringhe per giustificare il loro salto della quaglia da sinistra a destra, o di sprecare il loro tempo in tatticismi da vecchia politica sulla telenovela mozione di sfiducia: le mozioni, come le dimissioni, si firmano, non si annunciano. “Meglio sarebbe se dimostrassero meno attaccamento ai gettoni di presenza e più amore per la città: approvino, migliorandolo, un regolamento bellissimo ed innovativo, che renda Messina avanguardia della democrazia ed i suoi cittadini partecipi e consapevoli delle scelte finanziarie del comune su una fetta così importante del bilancio”.