cronaca

Messina, 10 mila euro al boss Sparacio in cambio di voti: condanna cancellata per Natalino Summa

Ribaltone in appello per Natalino Summa, eletto nel 2018 al consiglio comunale di Messina nella lista di Antonio Saitta Sindaco, coinvolto e condannato nell’operazione antimafia “Provinciale” per un presunto scambio di voti col boss Salvatore Sparacio in occasione di quelle elezioni. Tesi che però è stata sconfessata dalla Corte d’Appello di Messina (presidente Tripodo), che ha assolto Summa “per non aver commesso il fatto”, accogliendo le tesi degli avvocati Tommaso Autru Ryolo e Piero Pollicino.

In attesa di leggere le motivazioni del verdetto, i difensori hanno sostenuto la mancanza di prove concrete a sostegno dell’accusa e hanno attaccato l’utilizzabilità delle intercettazioni telefoniche.

Erano state proprio le conversazioni captate dalle Fiamme Gialle in cui Summa offriva 10mila euro a Sparacio per procurarsi 350 voti e diventare consigliere comunale. L’accordo era stato trovato in un incontro con Francesco Sollima.

Summa era stato il più votato della lista “Antonio Saitta sindaco di Messina, aveva ottenuto 868 preferenze ma non era stato eletto perché la lista non aveva superato la soglia di sbarramento del 5 %, fermandosi al 4.7 %. Al ballottaggio si era schierato con Cateno De Luca, sostenuto insieme al padre Antonino con un comizio davanti a villa Dante.