Il bando non è ancora stato pubblicato ma c’è la bozza nella determina.
Secondo 18 consiglieri comunali (Nino Interdonato, Pietro La Tona, Giandomenico La Fauci, Daria Rotolo, Dino Bramanti, Giovanni Caruso, Giovanni Scavello, Salvatore Sorbello, Dario Zante, Benedetto Vaccarino, Francesco Pagano, Serena Giannetto, Francesco Cipolla, Alessandro Russo, Giovanna Crifò, Nicoletta D’Angelo, Giuseppe Schepis e Libero Gioveni), “i requisiti previsti appaiono quantomeno discutibili, ad esempio il limite minimo di fatturato pari a 600mila euro, raggiungibile anche sotto forma di associazione temporanea di imprese, è alla portata della quasi totalità di piccole imprese del panorama italiano” e inoltre il bando “è privo di una visione complessiva omogenea circa l’affidamento del patrimonio sportivo comunale, in particolare dell’area che cade a ridosso della contrada di San Filippo”.
I consiglieri ritengono che il Comune avrebbe “dovuto emanare un bando europeo comprensivo degli stadi Scoglio e Celeste, oltre che il PalaSanfilippo, prevedendo la valorizzazione dei terreni limitrofi, e la possibilità di riconversione di beni immobili oggi in avanzato stato di degrado, attirando in città investitori qualificati a livello internazionale”.
Se il bando non dovesse avere aggiudicatari, i 18 consiglieri auspicano “che l’amministrazione comunale riconsideri l’intera strategia confrontandosi con il Consiglio comunale”.