E’ stato condannato a 2 anni Carlo Ardizzone, arrestato il 25 febbraio scorso nel blitz antidroga Festa in Maschera. La mattina dell’arresto, a casa del trentaseienne di Giostra la Guardia di Finanza ha trovato e sequestrato 7 chili 800 grammi di marijuana.
Per quel “carico”, Ardizzone ieri è comparso davanti al giudice monocratico Di Fresco, che ha emesso il suo verdetto, condannandolo a 2 anni di reclusione per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo è difeso dall’avvocato Salvatore Silvestro, che ha optato per il processo in abbreviato, per ottenere uno sconto di pena.
Se questo capitolo giudiziario è quindi stato chiuso in primo grado, per Ardizzone resta aperta l’accusa di essere uno dei pusher di Alessio Papale e Gaetano Mauro, i referenti dello spaccio di droga nel rione Giostra, che avevano come base la casa di via degli Appenini di Mauro. Nella retata, Ardizzone è stato posto ai domiciliari. L’inchiesta dei finanzieri di Messina è ancora in corso.