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Messina. Aci al Giro d’Italia per la sicurezza stradale e il rispetto di ciclisti e pedoni

MESSINA – La campagna per la sicurezza stradale “rispettiamoci” giunge alla sua quarta edizione. È promossa dall’Automobile Club Italia di Messina durante il Giro d’Italia, vuole indirizzare verso i corretti comportamenti di guida, specie quando gli automobilisti incontrano chi pedala o i pedoni.

Quest’anno sono previsti uno spot tutorial sulla sicurezza, durante la diretta del Giro d’Italia, e la raccolta di testimonianze nelle sedi di partenza e arrivo di tappa da parte di opinion leader, ciclisti professionisti e leggende del ciclismo nazionale che verranno postate sul portale ufficiale del Giro.

Al contempo, la diffusione è assicurata dai canali web e social di ACI, oltre che da una newsroom per informare i media locali sui numeri degli incidenti nei Comuni e nelle Aree Metropolitane che in questi anni ha sensibilizzato gli automobilisti e i ciclisti sulle regole da rispettare.

Gli incidenti a Messina

Nel Comune di Messina, nell’anno 2020, si sono verificati 624 incidenti stradali, le cui conseguenze hanno portato a un totale di 6 morti e 838 feriti con lesioni gravi. Gli episodi sono stati registrati principalmente dal lunedì al sabato, con dati dimezzati invece in relazione alle giornate di domenica, e innanzitutto nei mesi estivi, dato che quattro decessi su sei si sono verificati tra giugno e settembre. Rilevanti i dati riguardo il coinvolgimento di biciclette: nell’arco dei dodici mesi, infatti, risultano 25 ciclisti feriti e uno morto.

Per quanto concerne la Provincia di Messina, invece, i decessi sono stati 13 e, prevalentemente, su tratti autostradali (5), con agosto quale mese “nero” (153 incidenti sui 1088 totali nel 2020). Tra gli utenti della strada che hanno perso la vita, uno era un ciclista e due erano pedoni. Fonte ACI-Istat “Da tempo abbiamo intrapreso una capillare attività in favore della mobilità sostenibile, intervenendo, su tutto il vasto territorio provinciale, presso gli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado – ha dichiarato Massimo Rinaldi, presidente dell’Automobile Club di Messina -. I ragazzi delle Superiori sono stati intrattenuti principalmente sulla normative di sicurezza e sui comportamenti di reciproco rispetto, mentre con i più piccoli ci si è particolarmente soffermati sui comportamenti generali da tenere nel traffico urbano. Per loro assai accattivante è stato il fatto di sentirsi quasi dei “controllori” dei comportamenti di guida dei propri genitori. Sempre, comunque, si è cercato di evidenziare che quasi tutti di fatto siamo, a momenti alterni, automobilisti/motociclisti/ciclisti/pedoni e, adesso, anche “monopattinisti”.

Incremento uso bici elettriche

I numeri degli incidenti stradali invitano a riflettere sulla sicurezza delle nostre strade, in particolare a tutela dei ciclisti, dei pedoni e della micro-mobilità in costante crescita. I dati a disposizione riguardano il 2019, anno oramai definito pre-pandemico, e il 2020, l’anno della pandemia da Covid-19, in cui si è registrata una forte diminuzione del traffico e degli spostamenti, dovuti al lockdown totale e parziale.

Nella loro differenza di parametri il 2019, il 2020 e il 2021 (seppur non ancora pienamente elaborato statisticamente) rappresentano un focus interessante per porre le basi per una maggiore prevenzione degli incidenti. Nel 2019 abbiamo assistito a un leggero incremento nelle percorrenze medie annue, con un aumento del 5,6% rispetto al 2018. La vendita di biciclette e di e-bike nel 2019 è aumentata del 7% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto alla diffusione proprio delle e-bike, da sole cresciute del 13% (passando da 173mila a 195mila pezzi venduti, con 1,713 milioni di unità in totale).

La micromobilità

Aumenta anche l’uso di altre forme di micromobilità elettrica, in particolare i monopattini (+100.000 in uso in Italia), che ai fini della circolazione stradale sono stati equiparati alle biciclette (legge 160 del 27 dicembre 2019). Tutto questo però è stato inaspettatamente ed improvvisamente superato nel 2020, con l’arrivo della pandemia da Covid-19 che ha letteralmente stravolto le abitudini di tutti, con forti ripercussioni sulla mobilità che continueranno a protrarsi nel prossimo futuro. Si assiste ad una forte ascesa della bicicletta come mezzo di trasporto: nel 2020 le vendite hanno raggiunto più di 2.000.000 di pezzi, con un aumento del 17% rispetto al 2019, mentre le vendite di Automobile Club Messina e-bike sono aumentate addirittura del 44%.

Tra i motivi dell’incremento gli incentivi governativi all’acquisto delle bici, ma anche la “necessità di distanziamento” e la “paura di assembramenti sui mezzi pubblici” dovuti alla pandemia. A ciò si aggiunga l’impressionante numero di monopattini elettrici venduti nel 2020: 125.000 (+140%) solo nei primi sette mesi dell’anno. La ricerca condotta da Isfort mostra come nel periodo post-lockdown (18 maggio-15 ottobre) sia aumentata la quota di mobilità dolce (popolazione che si sposta a piedi, in bicicletta o in monopattino: +11%) a discapito di tutti i mezzi motorizzati, ma soprattutto del Trasporto Pubblico Locale. In questo contesto, in cui la mobilità ha subito una battuta d’arresto come mai si era verificato prima, un ritorno positivo è sicuramente dato dalla diminuzione di incidenti stradali, dovuta alla minore esposizione al rischio.

La prima metà del 2021 evidenzia il recupero della quota modale dell’auto, ormai ai livelli pre-Covid, rispetto alla mobilità dolce, in riassestamento dopo la grande crescita del2020. Anche dal mercato provengono gli stessi segnali: dopo un boom di vendite di biciclette nel 2020, il mercato complessivo nel 2021 ha segnato una flessione del 2%, pur essendo aumentate le vendite di e-bike. Per quanto riguarda l’incidentalità, da un’analisi sui dati della Polizia Locale dei grandi Comuni disponibili, si registrano valori pressoché stabili rispetto al 2020 o al più in lieve au- mento, soprattutto nell’ultimo trimestre. L’aumento delle velocità durante, inoltre, la pandemia è sta- to registrato in tutti i principali Paesi europei. Da considerare anche l’aumento delle sanzioni elevate ai ciclisti, in relazione al maggior uso di questo mezzo.