MESSINA – “Non accetto di regalare a società private (forse non italiane) la gestione delle nostre risorse idriche. Ho proposto a tutti i Comuni di acquistare immediatamente una quota simbolica dell’Amam per scongiurare questo delitto”. A parlare è Cateno De Luca, da sindaco di Taormina e leader politico di Sud chiama Nord. L’occasione è stata, alla Città metropolitana di Messina, l’incontro di un gran numero di primi cittadini del territorio provinciale sull’affidamento delle risorse idriche alla società unica “Messina Acque”. Una contrapposizione con Ati idrico che vede da tempo i sindaci e i Consigli comunali in prima fila.
In particolare, De Luca polemizza con Giuseppe Laccoto, sindaco di Brolo e parlamentare regionale leghista, che “sostiene, assieme ad altri dieci sindaci, che la gestione del privato va bene ed è conveniente. Le nostre risorse idriche non si toccano”.
Già in agosto erano stati annunciati dei ricorsi amministrativi di alcuni sindaci contro l’affidamento della gestione idrica da parte del commissario a una Spa, con “inevitabili aumenti dei costi del servizio e conseguentemente delle bollette dell’acqua”.