“All’amministrazione comunale importa poco dello sport perché non produce consenso elettorale”. Il consigliere comunale Massimo Rizzo lamenta mancanza di “trasparenza amministrativa” sul bando dello stadio Franco Scoglio, affidato il mese scorso per 99 anni al Fc Messina, unica società partecipante.
Un bando “deludente”, secondo Rizzo, a causa di “mancanza di visione politica e totale assenza di programmazione”, che non ha avuto “alcuna capacità attrattiva nei confronti di imprenditori nazionali ed internazionali”.
Nell’ultimo mese “sembra essere calata una inquietante cappa di silenzio sulla intera questione. Eppure, l’importanza del bene comunale che dovrebbe essere concesso in gestione, la durata della concessione richiesta, la mole di risorse finanziarie necessaria, i riflessi di natura sportiva che ne potrebbero derivare imporrebbe di accendere i fari sulla tematica, nel nome di una massima trasparenza. C’è un’intera comunità sportiva (e non solo) che pretende legittimamente di conoscere tutti i dettagli dell’operazione. Il futuro di un impianto sportivo pubblico così importante non può essere deciso (col massimo rispetto) soltanto da una commissione tecnica. Chi amministra una città ha il dovere di chiedere tutte le garanzie indispensabili e predisporre gli strumenti contrattuali a tutela dell’interesse pubblico”.
Rizzo ricorda anche che “all’altare dell’affidamento ai privati è stata sacrificata la stagione dei grandi eventi. I concerti, concluse le restrizioni dovute all’epidemia, si terranno in un’altra città. La miopia amministrativa ha già causato questo gravissimo danno, economico e di immagine”.
La richiesta: “una presentazione pubblica dell’offerta che la società ha avanzato, dei suoi progetti, delle sue idee e delle necessarie garanzie, per comprendere il punto di incontro e di condivisione tra il legittimo interesse privato e quello pubblico, prima che l’iter sia formalmente concluso”.