MESSINA – Ci sarà un po’ di Messina nel celebre programma televisivo “Il miglior chef d’Italia”, in onda su Sky e giunto alla seconda edizione. Sarà Angelo Soraci, giovane chef nostrano, a rappresentare la cucina messinese, sfidando prima altri 99 partecipanti nella “Race competition” e tentando di raggiungere il gruppo dei 30 semifinalisti. Un’esperienza nata grazie ai social e che a breve si concretizzerà con le riprese di questa fase eliminatoria, nella speranza di proseguire la scalata. Lui, conosciuto anche come Cabrio, è uno chef-cantautore, con la passione per la musica da non abbandonare e una strada nel mondo del cibo e della cucina imboccata a grande velocità.
Tutto è nato su Facebook. Ho letto un annuncio sponsorizzato e, pur essendo scettico in questi casi, ho pensato di provarci. Poi ho visto anche i commenti di chi aveva già partecipato e mi sono convinto del tutto. Mi sono detto: “Quasi quasi ci provo”. C’ho provato. Sono entrato in questa community con i ragazzi che hanno già partecipato e mi sono convinto ancora di più. Ho inviato una lettera di presentazione e sono stato selezionato per questa “Race Competition”, che si terrà a Roma e andrà in onda a dicembre. Siamo in 100, siamo tanti. Da qui diventeremo 30. La Commissione poi verrà nella tua città a fare riprese video mentre cucini una delle tue ricette, un tuo cavallo di battaglia. Di questi 30 ne resteranno 3, che si sfideranno a colpi di padella.
Questa prima fase l’hanno chiamata Race Competition. È una seconda fase, che sarà trasmessa in tv. Siamo 100, non sarà semplice ma ci credo. Siamo stati selezionati tutti con foto dei piatti e lettere di presentazione, forse un po’ puntando sulla spettacolarizzazione del piatto. Sono contento, molto, e non vedo l’ora di iniziare.
La mia passione per la cucina c’è sempre stata. Da piccolo guardavo mia nonna e mia madre cucinare e volevo mettere del mio. Non c’è miglior maestra di una nonna o di una mamma in cucina. Vedere loro, assaggiare i loro piatti, mi ha sempre dato tanto. Cercavo di metterci del mio e davo dei pareri, ero quasi un critico (scherza, ndr).
Ho una pagina Instagram che si chiama Sicilian Food Channel. Ma io lo intendo come “canale”, non televisivo ma fisico, associandolo allo Stretto di Messina. “Stretto” in realtà in inglese è un’altra cosa, ma “canale” sottolinea che io sono un cittadino dello Stretto. Questo per me è importante. Faccio uso di ingredienti e di piatti non solo messinesi ma anche di tutta la Sicilia. La cucina messinese mi ha influenzato tantissimo, sono quelli che ho portato in giro tra Svizzera, Milano e Roma. Tento sempre di far assaggiare la nostra cucina oppure i nostri piatti rivisitati. Una sorta di fusion tra la cucina messinese o sicula e i piatti orientali.
Ero andato via, anche se sembra scontato, per lavoro. Purtroppo non avevo la possibilità di crescere in maniera professionali. Facevo sempre le stesse cose senza guadagnare granché. A malincuore ho deciso di partire, ma mi è sempre mancata Messina. Il tempo di assimilare delle nuove nozioni, prendere coscienza di quello che potevo essere in grado di fare, acquisendo anche conoscenze, e sono tornato. Uscire un attimo e poi tornare ti permette di apprendere tante cose. Devi immagazzinare, riempirti di esperienze, e poi se sei pronto a tornare devi condividere con gli altri. La cucina è come la musica, come tutto, è prima di tutto condivisione. Sono tornato forte di questa cosa. Poi c’è stata la pandemia e intanto sono anche diventato papà. Così non mi sono più mosso.
Il sogno? Aprire un ristorante mio, piccolo, dove si fa una cucina un po’ più ricercata, ma anche classica e mediterranea. Per me la cucina mediterranea è la più buona e mi piacerebbe poterla mettere in pratica in un posto mio. Fino ad ora sono contento, riesco a far apprezzare ciò che ho appreso fuori. Ora mi sono lanciato in questa esperienza perché mi sento abbastanza pronto anche per quello, pur sapendo che ci saranno concorrenti con più esperienza di me con cui competere.