Il Regolamento per il Decentramento è stato approvato con delibera di Consiglio comunale numero 590 dell’11 dicembre 2019. Sono trascorsi quasi tre anni e non è ancora stato attuato. Perché?
“Perché l’Amministrazione ha dovuto dare precedenza obbligatoria al risanamento dei conti del Comune – scrive il sindaco Federico Basile, nella sua relazione di inizio mandato – ma va anche osservato che le Municipalità non hanno neppure presentato i bilanci o deliberato provvedimenti di programmazione della spesa”.
Basile, però, conferma che il decentramento “si intende attuare”. Cosa prevede? Autonomia decisionale e conseguente capacità di spesa alle Municipalità, che dovrebbero impegnare le somme trasferite dall’amministrazione centrale sui capitoli di bilancio dedicati, gestire la spesa e realizzare le opere.
Le Municipalità dovranno obbligatoriamente dotarsi di un bilancio di previsione, approvare il Piano esecutivo di gestione e il conto consuntivo. Il trasferimento dei fondi è funzionale alle previsioni di spesa deliberate.
Prevista la nascita della settima municipalità, nel territorio interessato dal referendum (ha vinto il no), per il nuovo Comune di Montemare.
Infine saranno istituti appositi Comitati civici, “con l’assegnazione di contributi ed immobili comunali per lo svolgimento di attività di supporto ai servizi municipali e per la valorizzazione dell’identità dei villaggi e del centro storico”.