E’ montata nel pomeriggio di ieri la polemica sulla vettura del tram revampizzata, dopo che Cgil e Uil hanno fatto notare che sui binari ancora non c’è traccia del nuovo mezzo, inaugurato in pompa magna prima delle festività natalizie. La replica dell’azienda è stata una corsa di prova, ieri stesso, e la risposta piccata alle sigle sindacali di Campagna, che promette: “Operativo nelle prossime settimane, nei giorni festivi non si poteva fare di più. Poi arriveranno le altre vetture”. I sindacati rispondono: “E’ stato lui a dare la data del 23 dicembre”.
“Siamo contenti che l’intervento di queste sigle sindacali abbia fatto il “miracolo” facendo magicamente, in fretta e furia, uscire ma solo per per la corsa di prova la vettura tranviaria 12T. Al presidente di Atm Spa ricordiamo che fu lui stesso il 21 dicembre a dichiarare testualmente che “giovedì 23 dovremmo avere a Messina la prima vettura tranviaria revampizzata che rimetteremo in servizio. Resta da chiarire la realtà dei fatti, il perché la vettura sia stata inaugurata davanti alla città ben quindici giorni fa senza che fosse pronta ad essere realmente immessa in servizio e solo oggi, guarda caso, dopo le segnalazioni di questi sindacati, fatta uscire dall’officina solo per una “corsa prova” in cui le certificazioni Ustif c’entrano ben poco ma che si effettua per verificare le condizioni tecniche reali di un mezzo ancora tecnicamente non pronto all’esercizio. In attesa di risposte formali da Atm monitoreremo le effettive condizioni tecniche della vettura nelle prossime settimane in cui ci auguriamo di vederla al servizio dell’utenza senza ulteriori sorprese. Per il resto, il Presidente Campagna dovrebbe aver capito che questi sindacati continueranno ad essere attenti e vigili nell’interesse dei lavoratori e dell’utenza e non basteranno le consuete offese a farci desistere dal svolgere il nostro compito.”, dichiarano Fit Cgil e Uiltrasporti.
“La nuova vettura tramviaria è attualmente sottoposta alle operazioni di collaudo previste per legge, ai sensi del DPR 753/80 e circ. MIT 201/83, che prevedono prove di funzionamento prima della reimmisione in esercizio. Tra le attività svolte in Campania si vuole sottolineare la revisione generale con sostituzione di carrelli, riduttori, motori di trazione, impianti elettroidraulici del freno e impianti pneumatici di bordo. Tutte queste lavorazioni rendono necessarie delle verifiche particolari in loco per assicurarne il corretto funzionamento, con prove svolte sulla linea in orari notturni. Il mezzo, rientrato in città dopo i lavori di riqualificazione, è attualmente sottoposto ai vari tipi di controlli, fondamentali per la sicurezza dei passeggeri e dei dipendenti, in attesa del via libera da parte dell’Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi) dipendente dal Ministero dei Trasporti.”, ha spiegato ieri il presidente Atm Pippo Campagna.
“Abbiamo pagato la concomitanza della consegna con le festività natalizie – ha detto – che ha portato a un inevitabile rallentamento delle procedure. Cgil e Uil continuano nella politica catastrofista e contro la città del tanto peggio, tanto meglio dando un’immagine della società distorta e fuorviante. Come troppo spesso è accaduto in questi mesi si è persa l’occasione di tacere e dimostrare la propria conoscenza delle procedure. È singolare, infatti, che i sindacati ed in particolare i loro rappresentanti settoriali proprio dei trasporti ignorino colpevolmente la normativa che regola l’utilizzo delle vetture tramviarie visto i tanti anni in cui il servizio è attivo a Messina”.
“Già dalle prossime settimane il mezzo sarà pienamente operativo in città e a questo si aggiungeranno nel corso del 2022 le altre vetture che sono ancora in fase di riqualificazione. È con evidente rammarico – prosegue Campagna- che ci chiediamo a chi giovi in realtà tutto questo disfattismo e questo voler a tutti i costi andare contro all’Azienda, anche senza che ve ne siano i fondamenti di fatto e, peggio ancora, giuridici, per sostenere queste stucchevoli prese di posizione. È sotto gli occhi di tutti come dal 23 dicembre ad oggi vi siano stati 5 giorni lavorativi, 2 prefestivi e 4 festivi e pretendere che tutto fosse svolto compresi i controlli ministeriali in cinque giorni rasenta il ridicolo, e disvela il tentativo continuamente posto in essere dalle due sigle sindacali di fare pressione sull’azienda con l’evidente scopo di ritornare ad un sistema di cogestione loro tanto caro, che appartiene al passato del TPL messinese”, conclude Campagna