di Carmelo Caspanello
MESSINA – Un decalogo per mettere un freno alla crisi, che rischia di mettere in ginocchio anche i commercianti messinesi. Il documento è stato consegnato al sindaco, Federico Basile e al neo assessore alle Attività produttive Massimo Finocchiaro dai vertici di Confcommercio nel corso di un incontro che ha avuto luogo a Palazzo Zanca. Un documento articolato, con una serie di argomenti da trattare nei tavoli tecnici per la crisi del commercio e il rilancio del sistema economico da istituire e rendere permanenti. Dopo il covid i commercianti confidavano nei segnali di ripresa che si iniziavano a scrutare.
“Ma dietro l’angolo – è il coro unanime dei commercianti – vi era una nuova crisi imprevedibile che ha stroncato ogni speranza di rilancio”. Il presidente di Confcommercio, Carmelo Picciotto, ha illustrato insieme ai colleghi i punti sui quali puntare l’attenzione, a partire dagli aiuti per i pagamenti delle bollette di luce e gas. A questo punto le conseguenze della crisi pandemica e di quella energetica si intrecciano. Il primo blocco di richieste è legato ai debiti verso il Comune. Si chiede il posticipo del pagamenti al 2023, la dilazione dei debiti senza interessi collegata alla durata dal Piano di riequilibrio, la possibilità di saldo e stralcio e il blocco delle sospensioni delle licenze e delle autorizzazioni amministrative. I commercianti chiedono inoltre la limitazione della vendita di alcolici e bottiglie di vetro e l’adeguato distanziamento dei locali di somministrazione di alimenti e bevande. Si giunge agli spazi all’aperto con tavolini di ristoranti e bar (dehors) per i quali Confcommercio propone la parametrazione in base alla metratura interna destinata alla somministrazione. E, contestualmente, il decoro dei dehors e l’allineamento agli standard ed ai canoni previsti.
Ci sono poi le serate musicali nei dehors. In questo caso vi è la richiesta di limitazione e regolamentazione delle serate musicali all’esterno delle attività che causano disturbo alla quiete pubblica ed ai fruitori delle piazze e agli ospiti delle strutture ricettive, sempre più presenti nel centro storico che, a causa delle emissioni sonore eccessive non possono godere del principale servizio di tali stutture. Contestualmente si chiede al sindaco e all’assessore alle Attività produttive l’eliminazione dei posti a sedere esterni di attività da asporto sprovviste di autorizzazione alla somministrazione.
Riflettori puntati anche sull’abusivismo. L’ambulantato selvaggio nelle piazze e nelle zone a maggior flusso turistico – evidenziano i commercianti – è causa di concorrenza sleale nei confronti dei negozi di souvenir e di moda. A ciò si aggiunge il tema della sicurezza. Si chiedono maggiori tutele verso i residenti ed i turisti con la presenza di un presidio fisso h24 della Polizia locale e delle forze dell’ordine anche con la polizia di quartiere nelle piazza principali. Allo stesso tempo si chiede l’installazione di altre telecamere e di allontanare centri scommesse e simili dagli istituti scolastici.
Ad avviso di Confocommercio bisogna anche promuovere lo spostamento di attività commerciali che producono maggior inquinamento ambientale (kebab, cibo etnico, h24 etc..) ed acustico (lavagisti, meccanici etc…) anche in previsione della nuova isola pedonale, in modo che non crei grandi disagi sia ai residenti che ai fruitori della stessa. E promuovere aperture di attività di ristorazione di qualità e di grandi firme della moda. Bisogna altresì regolamentare l’ accesso e il parcheggio nelle ztl (zone a traffico limitato) di residenti temporanei delle strutture ricettive presenti nelle ztl e nelle isole pedonali.
In merito al rilancio economico la proposta è articolata in cinque punti: 1. piano promozionale del comune, investimenti nel centro storico; 2. istituzione distretto urbano del commercio; 3. calendario promozionale finalizzato alla attrazione turistica; 4. rilancio attività produttive made in Messina; 5. organizzazione del Natale nel centro storico con appendice nel centro commerciale. “Abbiamo
portato al tavolo – spiega il presidente di Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto – la necessità di istituire un osservatorio permanente per la crisi che sia contestualmente un tavolo per il rilancio della città. Siamo certi che, anche con l’apporto del nuovo assessore alle attività produttive Finocchiaro, cui abbiamo espresso i nostri migliori auguri per la nomina, avvieremo un proficuo percorso finalizzato appunto non perdere pezzi durante la strada e anzi a creare le condizioni perché ci sia un futuro sicuro possibile e percorribile per il sistema delle piccole e medie aziende. Bisogna far sì che si creino le condizioni per fare sistema e rendere proficuo il futuro del sistema economico messinese, sia nel panorama siciliano che nel panorama nazionale, a partire proprio da una piattaforma programmatica che abbiamo presentato al sindaco Basile e all’assessore Finocchiaro. Primo punto – conclude Picciotto – evitare che a causa dei tributi si possa perdere qualche licenza. Un punto sul quale dall’amministrazione comunale abbiamo ricevuto ampie rassicurazioni”.