MESSINA – Il Cineclub dei piccoli al Lux di Messina. Sabato 2 aprile nuovo appuntamento, alle ore 16.30, con la proiezione di “Versi perversi”, trasposizione cinematografica del libro di Roald Dahl ad opera dei produttori di “Gruffalò” e “Bastoncino”. Seguirà un laboratorio alla scoperta della pellicola cinematografica.
Dalle lanterne magiche alla pellicola: questo il percorso proposto, per i bambini messinesi dai sei anni in su, dal festival cinematografico “Il Cineclub dei Piccoli”, che ha alle spalle due edizioni a Palermo e ora è in cartellone al Cinema Lux, gestito dal Cineforum Orione.
Un progetto di educazione all’immagine in movimento che abbina la proiezione di film di animazione a laboratori didattici.
In programma lanterne magiche, zootropi, prassinoscopi e poi cinevisor e proiezioni in 8 mm: un viaggio alla scoperta della nascita e dello sviluppo del cinema per tutta la famiglia, con dimostrazioni pratiche e foto ricordo.
L’iniziativa è realizzata dall’associazione Arknoah, in collaborazione con la neonata Cineteca dello Stretto, e si avvarrà della collaborazione dei restauratori cinematografici attualmente al lavoro sul fondo Angelicus Film. Un patrimonio di oltre 500 pellicole e migliaia di manifesti cinematografici d’epoca che costituirà la base di una cineteca comunale.
Altri partner sono la Cineteca di Bologna, che distribuisce il film, e il Cineforum Don Orione, nuovo gestore del Cinema Lux. Info e prenotazioni: cineforumorione@gmail.com.
Sottolinea Francesco Torre, progettista culturale e direttore artistico della rassegna: «Già domenica scorsa abbiamo dato avvio al progetto infanzia del Cineforum. È stato molto bello vedere negli occhi dei bimbi la meraviglia e la curiosità nella scoperta e nella pratica di questi mezzi su cui si fonda la nascita del cinema e lo sviluppo della fruizione cinematografica di massa. E mi sembra che anche gli adulti, accompagnati in questo percorso didattico dal pre-cinema alla pellicola, abbiano vissuto un po’ le stesse emozioni, seppure forse filtrate da un pizzico di nostalgia».