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Messina darà la cittadinanza onoraria alla Guardia di Finanza

MESSINA – “Un legame storico con la città di Messina, anche nel ricordo dell’impegno dopo il terremoto del 1908”. Da qui la cittadinanza onoraria alla Guardia di finanza. Nella Giunta di ieri, il sindaco Federico Basile e il vicesindaco Salvatore Mondello, con delega ai rapporti con le forze armate, hanno proposto la delibera. Delibera che ha avuto il via libera dalla Giunta e che approderà in Consiglio comunale, per l’approvazione.

Si legge nel provvedimento: “Questa amministrazione intende attestare apprezzamento e gratitudine al Corpo della Guardia di finanza per il costante e puntuale lavoro di tutela, prevenzione, ricerca e denuncia delle evasioni, delle violazioni finanziarie, delle contraffazioni, anche di opere d’arte, a tutela del patrimonio culturale”. E, ancora, per l’opera “di vigilanza sull’osservanza delle disposizioni normative di interesse politico-economico e di sorveglianza in mare per fini di polizia finanziaria, oltre che di concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica e nella difesa politico – militare delle frontiere”.

“Gdf, un legame storico con Messina”

Ma l’aspetto più significativo è il legame storico con Messina sin dal 1862, quando fu costituito il Corpo delle Guardie doganali. La sede era nel monastero di Sant’Elia, in via dei Mille. Nel 1891, con l’istituzione dell’ottava Divisione delle Guardie di finanza, i reparti del Corpo si spostarono in via I Settembre, al civico 189, nel vecchio palazzo dell’ex dogana borbonica.

In particolare, la Giunta Basile ricorda lo sforzo dei finanzieri dopo il terremoto del 1908, oltre che i caduti della sezione allievi. “L’assistenza a feriti e profughi e un importante servizio antisciacallaggio“, viene sottolineato nella delibera. Si tratta di un contributo celebrato in una mostra e in una serie d’iniziative nel 2022.