MESSINA – Al sindaco Cateno De Luca non è piaciuta l’ordinanza regionale sull’utilizzo del green pass firmata dal presidente Musumeci e che dovrebbe essere in vigore fino al 31 agosto. Il primo cittadino di Messina ha attaccato, nel corso della sua diretta mattutina sui canali social, i vertici della Regione siciliana: “Musumeci ha la necessità di sfogarsi attraverso l’esercitazione dell’arte del comando. È politicamente frustrato, non riesce a sfogare e queste frustrazioni lo portano a fare cose come questa ordinanza. In pratica ora se non hai il green pass non puoi fare nulla, né negli uffici pubblici né negli uffici privati. E il calo del fatturato ai privati lo paghi tu?”
“Lo stato deve prendersi le sue responsabilità”, ha continuato De Luca, parlando della campagna vaccinale “faccia una legge che renda obbligatoria la vaccinazione prendendosi però le responsabilità di ciò che ne consegue. Invece no, non c’è la legge, c’è la campagna di vaccinazione e poi si trovano molti politici no vax che fanno campagne di vaccinazione: siamo all’ipocrisia pura. Tornando all’ordinanza, sapete quanto durerà? 48 ore”. Un passaggio obbligatorio sul vaccino per arrivare all’annuncio di un nuovo “party” a Piazza Unione Europea: “Io mi sono vaccinato, ora farò il richiamo. Ho dato un segnale chiaro. Molti di voi mi hanno criticato, vuol dire che siamo su posizione diverse e ci può stare. Ma che significa che sono diventato per questo motivo un cattivo sindaco? Io ora il 22 agosto, alle ore 19, farò il richiamo a Piazza Municipio e ci sarà un nuovo vaccino party. Tutti coloro che si sono vaccinati con me il mese scorso possono venire domenica 22 alle ore 19 fino alle 24. Potranno venire anche coloro che devono fare la prima dose. Prendo una posizione, non sono ipocrita”.
Il sindaco, inoltre, torna sull’argomento legato alla notte di Ferragosto. Niente falò, niente tende e soprattutto rispetto per l’ambiente e per gli altri: “Noi sindaci il nostro mestiere lo conosciamo bene, ho già disciplinato come andare stasera in spiaggia. Ci sono i controlli, ci sono i droni, sanno tutti che non devono fare falò e non devono sporcare. Potete andare in spiaggia? Sì, ma non potete accendere i falò e non dovete lasciare porcherie sull’arenile, rompere vetro, lasciare cose che mettono in pericolo l’indomani chi va in spiaggia. Abbiate rispetto di chi dalle 8 in poi va al mare domattina. Pensate se ci fosse vostro figlio a mettere il piede su bottiglie rotte che non sono state tolte e sono stati coperti e basta”.