MESSINA – Cateno De Luca non ci sta e replica all’attacco di oggi del deputato Pietro Navarra. Per l’ex sindaco ci sarebbe un accordo per riprendersi la città: “Due consorterie politiche unite, Navarra e Genovese con i loro candidati De Domenico e Croce, Pd e centrodestra. Ecco l’asse Navarra-Genovese. Che ha fatto il Partito democratico, dal governo nazionale, per Messina?”, s’interroga il candidato alla presidenza della Regione Siciliana e regista dell’operazione con Basile candidato sindaco.
Il presunto asse Navarra-Genovese, contro l’esponente di Sicilia Vera, è smentito da De Domenico e dallo stesso parlamentare del Pd.
Il leader di Sicilia Vera fa anche riferimento ad una indagine giudiziaria che vede coinvolto il fratello del deputato nazionale. In generale attacca Pietro Navarra, in parallelo con la forza politica di Genovese.
“In questa logica, piaccia o no – sostiene De Luca – Pietro e Francantonio sono due facce della stessa medaglia, nonché discendenti di ben altri uomini di potere che nella cosiddetta Prima Repubblica a Messina hanno fatto il bello e cattivo tempo, ma poiché l’intelligenza politica non si trasmette con il Dna, siamo di fronte alla brutta copia di quell’assetto di potere del quale i due giovani rampanti conservano solo l’autoreferenzialità”.
Ribatte De Luca: “Torniamo all’attualità politica: Navarra e De Domenico non si capisce cosa abbiano fatto negli anni trascorsi nei corridoi dei parlamenti palermitani e romani. Noi sappiamo che hanno fatto l’esatto contrario degli interessi di Messina. Il voto contrario di De Domenico all’Ars, nell’aprile 2018, sull’istituzione dell’agenzia di risanamento e i 40 milioni da destinare ai relativi interventi: ecco un comportamento grave”.
“Ancor più grave l’atteggiamento di Navarra – rincara la dose il leader di Sicilia Vera – dei suoi amici politici e in particolare del ministro Giuseppe Provenzano, che hanno remato in senso contrario in occasione dell’iter che ha portato all’approvazione della legge speciale per il risanamento”.
Si interroga De Luca e continua a ribattere: “Che cosa hanno fatto ministri e parlamentari del Pd per la nostra città? La vera fuga è quella dalle responsabilità di rappresentante di una comunità in nome della quale si siede in Parlamento. Ed è una fuga, quella di De Domenico e Navarra, che ormai non fa più notizia. Sul vantaggio di Basile, che secondo Navarra si andrebbe assottigliando, lo invito a smentirsi da solo attraverso la pubblicazione dei sondaggi che lui stesso ha commissionato”.