MESSINA – “Mentre ai siciliani viene negata la continuità territoriale, il consigliere Russo si preoccupa di sapere solo una cosa: ma il gazebo con tenda con la quale il sindaco ha figurativamente “occupato” lo Stretto di Messina aveva l’autorizzazione ad occupare? Ed ancora, aveva chiesto l’autorizzazione per la manifestazione?”. Il sindaco Cateno De Luca ha replicato con una nota – firmata anche dall’assessore Dafne Musolino – al consigliere Alessandro Russo, che ieri si è rivolto alla Polizia municipale per sapere se sia stata applicata o meno nei confronti del primo cittadino l’ordinanza anti-bivacco di cui lui stesso era stato vittima nel 2019, durante una protesta simbolica per la quale è stato sanzionato.
“Non stiamo scherzando – contrattacca adesso De Luca – il consigliere Russo si è davvero fatto portavoce di tali domande ed ha anche indicato la norma che sarebbe stata violata, l’Ordinanza Sindacale n. 190 del 2019 in applicazione della quale lo stesso Russo venne multato nel 2019 per essersi improvvisato “lavavetri” davanti la Prefettura. Con una sola nota, in sostanza, il consigliere Russo raggiunge un duplice risultato: supera la soglia del ridicolo e conferma la sua sostanziale ignoranza, politica ovviamente!”.
Per De Luca, Russo “si preoccupa di sapere se la tenda utilizzata per affrontare i tre giorni e le due notti di protesta, era autorizzata. Ma non spende una parola per sostenere il diritto dei siciliani di potere attraversare lo Stretto e di vedere garantita e tutelata la continuità territoriale. Evidentemente si tratta di una questione secondaria”.
“Al senso del ridicolo – incalza il sindaco De Luca – si aggiunge l’evidente ignoranza delle norme che lo stesso Russo cita a sproposito! L’ordinanza 190 del 15 luglio 2019 – con la quale è stato introdotto anche nel territorio del Comune di Messina il cosiddetto daspo urbano, che consente di multare ed allontanare i soggetti che hanno condotte moleste e reiterate ed arrecano danno al decoro, all’igiene e all’ordine dei luoghi pubblici – aveva efficacia fino al 31 dicembre 2019. Si tratta cioè di una ordinanza la cui efficacia è scaduta da oltre due anni, ma Russo non lo sa e neanche si cura di verificare se ciò che dice corrisponde al vero. Preferisce andare a memoria e ricordarsi di essere stato multato quando aveva finto di essere un lavavetri per contestare l’Ordinanza 190/2019 nella convinzione che a lui non lo avrebbero multato.
Intanto, anche la Polizia Municipale ha risposto al consigliere Russo spiegando di non avere ricevuto alcuna richiesta di intervento per la pretesa occupazione e aggiungendo che “corre comunque l’obbligo di precisare che l’evento in parola, presidiato dalla Polizia di Stato, si è tenuto all’interno di un’area demaniale marittima, data in concessione alla società Caronte & Tourist s.p.a.”. “Sull’area portuale – conclude a commento De Luca – la Polizia Municipale non ha alcuna competenza e la stessa presenza della Polizia di Stato era sufficiente ad escludere qualsiasi pretesa violazione di norme”.