MESSINA – Sette mesi fa due nudisti sono stati multati dalla Polizia municipale, che ha redatto altrettanti verbali da 3.333 euro per “atti contrari alla pubblica decenza”. Il caso, relativo alla spiaggia di Capo Rasocolmo, a Piano Torre, accanto alle famose “montagne di sabbia” di San Saba, ha aperto un dibattito che si è protratto per settimane, tra chi chiedeva di riconoscere la spiaggia come area naturista e chi, invece, osteggiava questa richiesta. Ieri il Consiglio comunale si è espresso, votando favorevolmente alla mozione presentata dal Partito democratico.
“Abbiamo presentato questa mozione che consentirà di individuare l’area in cui sarà data la possibilità di praticare il naturismo – ha dichiarato il consigliere Alessandro Russo, spiegando il documento – Questo chiediamo al Commissario, di permettere a chi pratica naturismo di andare in quella spiaggia, come d’altronde si fa da oltre 40 anni”.
Russo ha poi attaccato: “C’è chi ci vuole marciare e speculare, ma la pratica è ampiamente riconosciuta dal codice penale e da diverse sentenze della Cassazione a sezioni unite. Succede da 40 anni e anzi il villaggio di San Saba usufruisce economicamente del turismo che questa pratica genera. Non ci sono mai stati reati di stupro, reati di violenze, pedofilia, niente di tutto questo. Vorrei sia chiaro che non stiamo deliberando niente di illegale né grave nei confronti del pubblico pudore
Il Pd ha poi ricevuto le critiche di Nello Pergolizzi, con cui si sarebbe scontrato anche poco dopo, durante la discussione sulla delibera relativa alla modifica dello statuto dell’Amam. “Noto che rispetto a quelli che sono i problemi che attanagliano la nostra città, per il Pd è importante consentire il naturismo attraverso una mozione – ha dichiarato Pergolizzi, capogruppo del Gruppo misto – Non si possono prendere così queste scelte ed è da sottolineare che se oggi qualsiasi soggetto pratica naturismo viene sanzionato”.
Lo scontro tra Russo e Pergolizzi non ha rallentato i lavori. Al Pd è arrivato il sostegno di Giuseppe Fusco e del suo gruppo, il Movimento 5 stelle: “In Italia esiste una normativa che disciplina questo tipo di destinazione di alcuni tratti di spiaggia. Abbiamo decine di spiagge naturiste, per non andare lontano ricordo che già in Sicilia da qualche anno ci sono ordinanze emesse a Gela”. E favorevolmente si è espresso anche Salvatore Sorbello.
Prima della votazione si è espressa anche Rita La Paglia, consigliera di Forza Italia. Pur essendo a favore “di questo tipo di espressività”, ha espresso il suo dubbio sulla zona di Capo Rasocolmo: “Ho avuto l’opportunità di confrontarmi con esperti di geologia e mi hanno confermato questa cosa, cioè che è una zona pregiata per le rocce che esistono in quel tratto”. La Paglia chiede se non sia il caso di individuare un’altra zona, per “preservare le nostre bellezze, valorizzarle e migliorarlo”. Per questo si è astenuta dal votare ma la mozione è passata ugualmente, con 12 favorevoli su 19 presenti.