Politica

Messina, erosione a Galati. De Luca (M5S): “Ripresa lavori a metà luglio”. Ma gli abitanti protestano

MESSINA. «Raccogliendo il grido d’allarme lanciato dal comitato “Salviamo Galati”, ho contattato il dirigente del Dipartimento Ambiente e ho ottenuto importanti rassicurazioni sulla ripresa a partire da metà luglio dei lavori di risanamento costiero del litorale Galati – Santa Margherita». A dichiararlo il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle, Antonio De Luca.

«Gli interventi, avviati lo scorso 24 maggio, sono fermi da settimane e questo stallo – spiega il portavoce pentastellato – ha suscitato un’inevitabile delusione nei residenti della zona sud, che da troppi anni attendono la messa in sicurezza della costa. Il silenzio calato sui lavori iniziati solo poche settimane fa ha preoccupato molto anche me e così ho contattato tutti gli uffici competenti: Arpa Messina, Arpa Palermo, la struttura emergenziale per il dissesto idrogeologico, la Sovrintendenza del Mare e l’Assessorato Ambiente e Territorio. Al termine delle varie interlocuzioni, il funzionario regionale mi ha confermato che lo scorso 17 giugno il commissario Maurizio Croce ha trasmesso all’Assessorato Ambiente il progetto esecutivo delle ottemperanze di cui al decreto di Via (Valutazione d’impatto ambientale, ndr). Il Dipartimento Ambiente avrà 30 giorni di tempo per esaminarlo, quindi entro il 16 luglio – salvo il risconto di mancate ottemperanze alle prescrizioni della Via – potrà rilasciare il nulla osta necessario a far ripartire i lavori».

«I ritardi registrati sino ad oggi dipendono fortemente dalla burocrazia e spesso, come in questo caso, – sottolinea il deputato De Luca – sono legati ad aspetti puramente tecnici. I vari enti coinvolti infatti hanno dovuto esprimere il proprio parere, inviando poi tutta la documentazione al commissario Croce, incaricato di elaborare la progettazione esecutiva adesso al vaglio del Dipartimento Ambiente e territorio».

«Ho dunque sensibilizzato il dirigente a fare bene ma anche a fare in fretta, atteso che il mare, purtroppo, non attende i tempi annosi e lunghi della burocrazia, tanto più che terminata la stagione estiva le condizioni climatiche certamente rallenteranno l’esecuzione dei lavori. Il dirigente ha dato ampia disponibilità ad agire con celerità per dare risposte alla cittadinanza».

«Dopo anni di attesa – conclude il deputato del Movimento Cinque Stelle – ogni giorno perso diventa un problema. Oggi c’è l’esigenza di sfruttare al massimo la bella stagione per accelerare i lavori, prima che l’arrivo delle piogge e le mareggiate tornino ad erodere il bellissimo litorale della zona sud e a mettere ancora in pericolo persone ed abitazioni. Per tale motivo, non smetterò di monitorare ogni passo di questo lungo appalto».

L’appalto

La gara d’appalto era stata pubblicata nell’estate 2020 e conclusa il 19 novembre 2020 con l’aggiudicazione al consorzio Vitruvio scarl. Il 14 aprile 2021 la consegna dei lavori, poi il 24 maggio il sindaco De Luca, tramite diretta Facebook, aveva annunciato “la messa in posa del primo pennello”.

Il Comitato “Salviamo Galati Marina”

E tra gli abitanti monta di nuovo la protesta. “Era stata “l’Onda Ribelle” organizzata dal Comitato Salviamo Galati Marina a mobilitare il paese la scorsa estate, evento che poi ha risvegliato il sindaco Cateno De Luca, costretto successivamente a recarsi in paese, insieme al commissario contro il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce, per rassicurare in merito alla gara d’appalto. Nonostante i vari ostacoli, tentativi di repressione e difficoltà, il Comitato non ha mai smesso di lottare per ottenere il diritto alla messa in sicurezza del borgo marinaro. Il 24 maggio il sindaco De Luca, in pompa magna, con un nutrito corteo composto da assessori, presidente della Municipalità, qualche consigliere, vari rappresentanti istituzionali e della ditta Vitruvio. La realtà dei fatti è che a ben più di due mesi dalla consegna dei lavori, pochissimo lavoro è stato fatto, e nessuna posa di pennelli in mare è mai iniziata. Voci di corridoio, messe in circolo anche da esponenti istituzionali, scaricano la colpa ad un presunto documento mancante di Arpa Sicilia. A nome dell’intera comunità di Galati, ci sentiamo ulteriormente offesi e derisi dalla situazione che si è configurata”.

Sabato una nuova protesta

Il comitato chiama a raccolta “tutti i cittadini che hanno a cuore la messa in sicurezza del litorale, i rappresentanti delle istituzioni e la stampa al nostro evento “Un’Arpa per Galati Marina”, un’assemblea nella quale decideremo insieme sulle future azioni da intraprendere, che si concluderà con un intrattenimento di arpa e violino, sabato 26 giugno, alle ore 18:30, in Via Nazionale 97 lato mare a Galati Marina”.