Danni alle stradine di collegamento, alle reti dei sottoservizi, ma anche alle case e alle infrastrutture. La linea di costa tra gli abitati di Acqualadroni, Marmora, Rodia-Puccino, Tono, Mulinello e Mezzana arretra sempre più.
La struttura regionale contro il dissesto idrogeologico ha aggiudicato le indagini tecniche per i lavori di mitigazione del rischio a un raggruppamento temporaneo di professionisti coordinato dalla Dinamica srl di Messina, che dovrà redigere il progetto esecutivo entro tre mesi, per un importo di poco inferiore ai 200mila euro, in virtù di un ribasso del 43,3%.
L’obiettivo è quello di salvaguardare l’incolumità pubblica e di mettere in sicurezza gli immobili dal pericolo dei marosi. E’ un versante che ha subito in questi anni seri a causa dell’arretramento della linea di costa, erosa dalla furia del mare. Molto alti i livelli di pericolosità di questi siti secondo le più recenti classificazioni. Le maggiori criticità si sviluppano da sud-ovest verso nord-est, per circa 250 metri, dove insiste una massicciata a protezione della viabilità esistente.
Altamente problematica la situazione tra i borghi marinari di Mezzana e Mulinello, esattamente tra la fiumara Corsari e la foce del torrente Tono, con un evidente e forte fenomeno di erosione costiera: ben cinque barriere in massi naturali, parallele alla linea di battigia oggi risultano prossime alla battigia stessa. Sulla parte restante di lungomare, inoltre, mancano altre opere di protezione. Tra le misure possibili da un punto di vista tecnico, e che si differenzieranno a seconda dei rilievi batimetrici e delle indagini biologiche, nuovi pennelli a mare, barriere soffolte e strutture frangiflutti per contrastare la forza delle mareggiate.