Lavoratori ancora non ricollocati. Il deputato regionale dei 5 Stelle tiene accesa la speranza
“Da anni siamo rimasti espulsi dal mondo del lavoro e ora abbiamo visto svanire l’ennesima possibilità”. Lo scrivono i lavoratori ex Servirail, dopo che la legge proposta dal deputato regionale 5 Stelle, Antonio De Luca, che prevedeva la ricollocazione dei lavoratori rimasti esclusi dei comparti Keller, Servirail e Ferrotel nei lavori di rifacimento stradale del gruppo Anas, è stata limitata dall’Ars ai soli Keller.
L’amarezza dei lavoratori
“Perché? – chiedono gli ex Servirail -. Non è banale dire che 600mila euro non sarebbero bastati per tutti e tre i comparti? Bastava aumentare lo stanziamento. Ci sentiamo beffeggiati e presi in giro da molti, in primis da una classe politica non curante dei problemi della gente. Ci ritroviamo ancora qui sperando che la politica non sia sorda al nostro grido e chiediamo di ultimare quello che è stato fatto per molti, ma non per tutti, perché stare sul territorio non vuol dire incontrare i cittadini, raccogliere le loro istanze, stringere due mani poco prima delle elezioni e poi dimenticarsene. Tra poco sarà nuovamente Natale e ci ritroviamo ancora qui, dopo un decennio, a chiedervi la dignità di un lavoro”.
“Ad aprile, con tanto sacrificio – dice il deputato Antonio De Luca -, ero riuscito insieme al Movimento 5 Stelle a fare inserire i lavoratori dei comparti ex Servirail ed ex Ferrotel nella norma che avrebbe consentito loro di tornare a lavorare e a sperare in un futuro sereno. Ma il governo regionale è stato in questi mesi incapace di dare loro una risposta concreta e ha preferito stralciare questi comparti dalla norma dichiarando di non avere i soldi per dare un futuro a questi trenta padri di famiglia”.
“La speranza resta viva”
La novità è che De Luca ha incassato l’impegno, da parte del presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, e del presidente della commissione bilancio, Riccardo Savona, “a predisporre una norma per il loro ritorno al lavoro in modo simile a come fatto per gli ex Keller, dopo aver esattamente quantificato numero di lavoratori e somme necessarie. Avevo chiesto di rimandare tutto alle variazioni di bilancio che devono essere approvate entro il 30 novembre ma hanno risposto che non era possibile perché si doveva sbloccare urgentemente una partita finanziaria con lo Stato. Siamo amareggiati per il taglio ma, con le variazioni di bilancio di novembre o, al massimo, con la prossima finanziaria di aprile, si potrebbe trovare la soluzione, Micciché e Savona si sono dichiarati sensibili al problema. La speranza resta viva”.
Se c’è l’impegno di micciche’ è tutto a posto…ci si può fidare!