Coronavirus

Messina, famiglia distrutta dal Covid. «Li ho visti peggiorare, il virus mi ha tolto tutto»

Una famiglia distrutta dal Covid. Un dramma che in pochi giorni si è abbattuto sulla famiglia Crisafulli. Oggi rimane Carmelo a fare i conti con un dolore che non dà scampo. Restano le foto, i ricordi. Ha perso la mamma, poi il fratello Vincenzo che aveva solo 40 anni, oggi è volato via anche il papà. Non ha potuto fare nulla. Il Covid gli ha stravolto la vita. «Il coronavirus è un virus silente entra nel tuo corpo senza farsi sentire per poi sprigionare tutta la sua crudeltà. Con me e con la mia famiglia si è accanito pesantemente, tanto da togliermi gli affetti più cari».

Le parole di Carmelo

Carmelo racconta che cosa è accaduto in quella casa che è stata nido, rifugio, amore. «La nostra è stata una famiglia da sempre unita, abbiamo affrontato le insidie insieme e sempre ne eravamo usciti vincitori. Purtroppo non siamo riusciti a sconfiggere il Covid che inesorabile ha preso possesso dei polmoni dei miei cari cambiando il destino di tutti noi. Prima la mia cara mamma che da sempre pensava a tutti noi e che malgrado stesse male accudiva sia mio padre che mio fratello Vincenzo. Io ero impotente, nonostante abiti di fronte a loro, ero a letto con la febbre che mi attanagliava. Nei giorni di maggiore difficoltà, quando la situazione stava precipitando mi alzai dal letto per aiutarli, ma con le lacrime agli occhi vedevo peggiorare tutti. Prima mio fratello, al quale compariva improvvisamente una difficoltà respiratoria. Poi la mamma, che il giorno dopo il ricovero di Vincenzo è spirata tra le mie braccia. Dopo è toccato a papà, che venne portato nello stesso giorno all’ospedale.

“Una casa vuota”

All’improvviso si è svuotata una casa, si è perso tutto, si è perso quell’amore che aleggiava nell’aria di quell’appartamento. Tutti noi forse sottovalutiamo il Covid, non rendendoci conto che ci sta togliendo non solo la libertà ma la vita. Ci strappa gli affetti più cari».

Le sue parole sono amare, ma non vuole perdere la speranza. Non si vuole arrendere, nonostante oggi una parte della sua vita si sia spenta per sempre. «Tutti noi dobbiamo essere più forti di lui. Dobbiamo cercare di fare attenzione alle regole. Il Covid esiste e crea un danno irreparabile se continuiamo a sottovalutarlo. Uniti si vince e noi tutti dobbiamo essere uniti per sconfiggerlo».

Una luce di speranza

Carmelo vuole anche dire grazie per l’affetto che sta ricevendo: «Un grazie lo devo a tutti i parenti e agli amici che non mi stanno abbandonando un attimo, rendendo il mio dolore più̀ lieve. Conforto morale e materiale che riesce a creare una luce nel mio cuore. Adesso cerco di andare verso questa luce per poter continuare la mia vita. Anche se sarà dura, sono certo adesso che non sarò mai solo».