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Messina. Forte Ogliastri ripulito, il Comune vuole valorizzarlo

La pulizia dei locali interni, la scerbatura all’esterno. Forte Ogliastri è stato ripulito, anche grazie al lavoro di uno dei cantieri servizi, e ora è di nuovo in condizioni decorose. Prossimi passi: il rifacimento delle gradinate, del parco giochi e del palcoscenico del teatro “fronte mare”, fortemente ammalorato negli anni dagli agenti atmosferici.

Proprio a Forte Ogliastri, il 5 e 6 giugno, in programma le nuove giornate del Fai, il Fondo per l’ambiente italiano.

Nei prossimi giorni l’Amministrazione comunale firmerà un nuovo protocollo, con l’Agenzia del Demanio, per il rinnovo della concessione.

“Poi – dice l’assessore alla valorizzazione del patrimonio fortificato, Enzo Caruso – vogliamo che il Forte Ogliastri diventi un incubatore sociale, con attività per il tempo libero, in condivisione con la V Municipalità, le scuole del territorio e le associazioni giovanili e culturali. In accordo con il Comune di Campo Calabro, che detiene la proprietà del Forte Siacci (Matiniti Superiore), e con l’associazione Medfort, che promuove i sistemi fortificati, Forte Ogliastri ospiterà un Centro di Documentazione e Studi per la tutela, la promozione e la valorizzazione del patrimonio fortificato di sistema, che pone il suo focus sul Sistema fortificato dello Stretto”.

Gli altri forti

Non solo forte Ogliastri. In corso di rinnovo la concessione al Comune anche per forte Gonzaga, per la cui riqualificazione sono stati stanziati 5 milioni di euro, e forte Schiaffino.

Sono gestiti dai privati, invece, i forti Cavalli, dei Centri, Petrazza, Puntal Ferraro, Serra La Croce e Campone, mentre sono ancora da assegnare i forti Castellaccio, Spuria, Masotto e San Jachiddu.

“La valorizzazione dei forti cittadini – dice il sindaco Cateno De Luca – rientra nella strategia della nostra Amministrazione comunale. Bisogna mettere in atto una strategia comune, gli assessori hanno il compito di definire un percorso di rilancio e di vivibilità di queste strutture che devono essere aperte alla cittadinanza”.

Grazie al protocollo della Carta di Corfù “Faro per i Forti. Forti che uniscono”, firmato nell’aprile del 2019, tra enti, istituzioni, associazioni concessionarie delle due sponde, grazie alla mediazione della Marco Polo Project di Venezia, i forti dello Stretto sono stati inseriti a pieno titolo nella Rete europea dei sistemi fortificati”.