“Siamo alle solite, la caserma Gasparro è la polveriera su cui si sta seduti incrociando le dita affinché non esploda. Già da consigliere comunale mi ero espressa negativamente sulla realizzazione di un hotspot a Messina. Oltretutto a Bisconte, un centro che viene da sempre trattato alla stregua di un sobborgo dimenticato, salvo poi parlarne come di una priorità al primo appuntamento elettorale. Questo è non solo offendere i cittadini, ancora e ancora, ma altresì metterne in serio pericolo la sicurezza. Si convochi un tavolo urgente al quale siedano amministrazione comunale, Governo regionale e Ministero dell’interno”. Lo afferma la capogruppo di Fratelli d’Italia all’Assemblea regionale siciliana, Elvira Amata.
Concorda il presidente dei Deputati di Fd’I alla Camera, Francesco Lollobrigida: “Pensare di sostenere a voce progetti di risanamento e, dall’altra, trattare interi quartieri come periferie dell’impero è vergognoso”. Lollobrigida si è già direttamente occupato del tema dello sbaraccamento di Messina, ed è intervenuto in più occasioni, insieme agli alleati del centrodestra.
“Il centrodestra sta combattendo una battaglia seria -continua Amata- per ridare centralità alle zone rimaste in stato di degrado da un tempo inaccettabile nel messinese. D’altra parte ancora oggi nella ex caserma di Bisconte l’hotspot rappresenta il tappeto sotto cui mettere una polvere che lo Stato non vuole vedere, non vuole affrontare. Solo che quella polvere è rappresentata da esseri umani che si contrappongono ad altri esseri umani in una condizione di emergenza continua che il Governo nazionale dovrebbe tenere sotto controllo, non alimentare con l’indifferenza”.
“E in questo periodo più che mai la situazione è delicata: il Covid non rappresenta un ricordo del passato, e aggiungere emergenza ad emergenza è una scelta scriteriata e irresponsabile. I messinesi non possono essere trattati così: ospiti senza strumenti, scomode pedine silenti e servi di un Paese che non li tutela. Riteniamo si debba dare ai siciliani tutti, che da anni ormai vedono i propri territori come giganteschi centri d’accoglienza indiscriminata, non solo più rispetto ma anche un maggiore riguardo e l’adozione di misure economiche che consentano di compensare le perdite di territori la cui principale vocazione è turistica ma che vedono svilire la propria offerta sotto il peso dell’essere centri di concentrazione pressoché unici di un problema che è europeo”.
“Per questo Fratelli d’Italia proporrà un ordine del giorno a Sala d’Ercole per chiedere l’istituzione di un fondo che funga da garanzia per opere compensative in quelle aree della Sicilia particolarmente, e violentemente, colpite in modo indiretto dal fenomeno della migrazione, da Lampedusa a Messina”, conclude la capogruppo FdI all’ARS.