«Quando un bene confiscato alla mafia resta chiuso per più di un anno, a perdere è l’intera comunità». Parole del vicepresidente della III Municipalità, Alessandro Geraci, a margine di un sopralluogo nei locali dell’ex Centro Servizi di Provinciale, che a lungo ha rappresentato un punto di riferimento per oltre 20mila messinesi. Poi, qualche anno fa, la chiusura, disposta da una delibera di giunta del 2018.
«L’Amministrazione in carica – spiega – ha deciso di lasciare la sola sede di Camaro superiore a servire l’intera Municipalità: un’area molto estesa che conta 58mila abitanti. Come si può evincere dalle foto, i locali non sono grandissimi ma restano accoglienti, con arredi e strumenti informatici praticamente nuovi. Un vero e proprio spreco, aggravato dal fatto che un immobile confiscato alla mafia dovrebbe rappresentare un simbolo di riscatto ed essere fruibile dalla cittadinanza», conclude l’esponente del M5s, che in qualità di presidente di Commissione, dopo aver documentato insieme ad alcuni colleghi le condizioni del Centro, sollecita l’Amministrazione affinché riconsegni al più presto il locale comunale ai messinesi: «Vedere quella saracinesca abbassata è una sconfitta per tutti».