MESSINA – La Giornata Mondiale del Rifugiato si celebra il 20 giugno di ogni anno per commemorare l’approvazione, nel 1951, della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati (Convention Relating to the Status of Refugees) da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, per ribadire con forza e determinazione che chiunque fugge da guerra, persecuzioni, violenza o a motivo del cambiamento climatico, ha diritto di trovare accoglienza sempre e ovunque.
A Messina la giornata sarà celebrata, alle ore 18:30, alla Chiesa di Sant’Elia (Via S. Elia, 45), centro diocesano per la pastorale delle migrazioni. Migrantes Messina invita tutti a pregare e riflettere sul fenomeno delle migrazioni forzate e sul dramma di tante persone costrette a scappare in cerca di protezione. Oltre 100 milioni di persone negli ultimi 10 anni sono state costrette a fuggire dalle loro case cercando rifugio all’interno o all’esterno dei propri confini nazionali.
La Giornata di quest’anno verrà realizzata con il contributo dell’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela, del Centro Islamico di Messina, della Commissione sinodale per la Diaconia (Chiesa Evangelica Valdese) e della Cooperativa Medihospes.
L’incontro si aprirà con un momento di preghiera ecumenica ed interreligiosa, per ricordare quanti nel mondo si sono messi in cammino alla ricerca di protezione e, purtroppo, i tanti che hanno perso la vita affrontando le diverse rotte migratorie. Subito dopo ascolteremo la voce di migranti che hanno vissuto e vivono sulla loro pelle il dramma delle migrazioni forzate; quindi, la voce degli operatori che sono coinvolti in quei percorsi che danno contenuti ai 4 verbi-azione che Papa Francesco ha indicato come fondamentali a sostegno della persona in mobilità: accogliere, promuovere, proteggere e integrare.
Si parlerà del sistema virtuoso del Sai e della necessità di mettere l’accoglienza, attraverso relazioni sociali e relazioni interpersonali, al centro delle comunità e delle politiche sociali locali; dei Corridoi Umanitari; dei Corridoi Universitari per Rifugiati; delle attività di assistenza fornite a coloro che pur non rientrando nel circuito dell’accoglienza necessitano comunque di aiuto, supporto, e vicinanza.
In occasione dell’incontro verrà inoltre allestita un’esposizione di lavori (collane, bracciali, orecchini, ecc…), realizzati dalle beneficiarie del Sai Vulnerabili durante il laboratorio artistico organizzato nell’ambito delle attività progettuali. L’animazione, con intermezzi musicali, sarà curata dal Coro multietnico dell’Ufficio diocesano Migrantes.