MESSINA – Da 12 mesi previsti a soli 5 o 6. La riduzione drastica del periodo di tirocinio di inclusione che l’assessorato ai servizi sociali starebbe riservando a molti dei 179 aventi diritto ha portato il consigliere comunale Liberto Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, a chiedere chiarimenti all’amministrazione. Gioveni spiega che “nel lontano mese di giugno 2019 centinaia di giovani cittadini messinesi avevano presentato istanza di partecipazione al l’avviso pubblico relativo allo svolgimento di 179 tirocini di inclusione sociale finanziato con 1 milione e 79 mila euro dei fondi Pon Inclusione”. Una possibilità non da poco per questi ragazzi, che avrebbero usufruito di 12 mesi percependo 600 euro mensili a fronte di 20 ore settimanali.
“La relativa graduatoria”, prosegue Gioveni, “era stata pubblicata nel febbraio 2020 con l’obiettivo di avviare, al massimo entro i tre mesi successivi, i tirocini per questi ragazzi che avevano già firmato il patto di servizio, fatto questo non avvenuto subito per l’avvento del primo lockdown e delle consequenziali restrizioni anti-Covid”. La pandemia ha quindi rallentato le procedure, posticipando l’avvio del progetto, ma questo secondo il consigliere “non può giustificare un netto taglio del periodo formativo per questi ragazzi avendo ancora come data limite il 31 dicembre, alcuni dei quali addirittura, in ausilio all’assessorato, proprio per il desiderio di lavorare e formarsi, si sono prodigati nel richiedere la disponibilità delle aziende ad accoglierli”.
“Non si possono deludere le aspettative di questi giovani dimezzando il periodo di lavoro, in quanto questa importante opportunità sociale per la quale dò pieno merito all’Amministrazione, potrebbe in futuro riservare loro delle consequenziali e stabili opportunità occupazionali”, conclude Gioveni, che chiede risposte quindi all’assessorato.