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Messina. I carabinieri celebrano la patrona Virgo Fidelis FOTO

MESSINA – Festeggiata dai carabinieri anche a Messina, come in tutta Italia, la loro Patrona Maria Virgo Fidelis, nell’81° anniversario della battaglia di Culqualber. La giornata celebrativa è iniziata alla caserma carabinieri “A. Bonsignore”, sede del Comando Interregionale “Culqualber” e del Comando Provinciale, dove il comandante interregionale, generale di Corpo d’armata Riccardo Galletta, ha deposto una corona di alloro al monumento al carabiniere, eretto all’interno del giardino del comando, in memoria di tutti i caduti dell’Arma.

A seguire, nel l Duomo di Messina, alla presenza del generale Galletta, massima autorità militare, della prefetta Cosima Di Stani e del sindaco di Messina, Federico Basile, è stata celebrata la santa messa, officiata dall’arcivescovo di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela, monsignor Giovanni Accolla e concelebrata da don Rosario Scibilia, cappellano militare della Legione Carabinieri Sicilia. 

Alla cerimonia religiosa hanno partecipato, inoltre, le autorità militari e civili della provincia peloritana, i vertici dell’Autorità Giudiziaria, una folta schiera di militari e di loro familiari, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, le vedove e gli orfani dei Carabinieri messinesi caduti nell’adempimento del dovere, oltre a numerosi cittadini, tra i quali una significativa rappresentanza di scolaresche del capoluogo, tutti raccolti attorno alla Madre Celeste patrona dell’Arma.

Al termine della celebrazione, letta la “Preghiera del Carabiniere”, il comandante Interregionale ha preso la parola e, dopo aver rivolto un ringraziamento ai presenti e un pensiero ai caduti dell’Arma e alle loro famiglie, ha rievocato l’81° Anniversario del fatto d’arme di Culqualber, in Africa Orientale, dove, il 21 novembre 1941, un intero battaglione di carabinieri si sacrificò nella strenua difesa di un caposaldo, protrattasi per tre mesi. Per quell’epica resistenza, alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare (motivazione in allegato), dopo quella ottenuta in occasione della partecipazione alla Prima Guerra Mondiale. 

Relativamente alla ricorrenza della Virgo Fidelis, è da ricordare come il 9 aprile 1983, Papa Giovanni Paolo II, in una celebre omelia in occasione della sua visita pastorale alla Scuola Allievi Carabinieri di Roma, nell’elogiare i Carabinieri per il loro attaccamento alla Virgo Fidelis, ne evidenziò le qualità che li contraddistinguevano, indicando, non a caso, per prima la “fedeltà allo Stato”, poi la “dedizione al dovere” e, quindi, lo “spirito di servizio”.

La giornata dell’orfano

Il 21 novembre, con la “Virgo Fidelis”, l’Arma ha celebrato anche la “Giornata dell’Orfano”, che rappresenta, per i Carabinieri e per l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (Onaomac), un’occasione di concreta vicinanza alle famiglie dei colleghi caduti. L’Onaomac, fondata il 5 ottobre 1948, con decreto del presidente Einaudi, diede soluzione al complesso e delicato problema dell’assistenza alle famiglie dei numerosi militari scomparsi  durante la guerra, da poco finita, attraverso la realizzazione di istituti dove accogliere i giovani in particolari difficoltà e la corresponsione di assegni di studio alle famiglie bisognose; nei suoi 74 anni di vita, l’Opera, voluta dall’allora Capo di Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma, Colonnello Romano Dalla Chiesa, padre del Generale Carlo Alberto, ha assistito oltre 30.000 giovani, di cui 13.000 sono stati ospitati nei vari collegi.