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Messina, III Commissione. Servono più personale e soldi per Messina Servizi

MESSINA – Nella mattinata di martedì 29 giugno 2021 si è riunita la III Commissione in Consiglio Comunale. Ospiti il Presidente di Messina Servizi, Pippo Lombardo, e l’assessore Dafne Musolino. La discussione del giorno riguardava l’accusa rivolta all’amministrazione di consegnare ai messinesi una città sporca.

Il Presidente Lombardo ha aperto i lavori rispondendo alle questioni rimaste in sospeso durante la scorsa seduta. Sui cestini nei luoghi pubblici ha ammesso che ce ne sono 1200 pronti da installare; il problema però non è neanche l’installazione da fare, ma la garanzia che poi saranno svuotati. Sulle segnalazioni di raccolta in ritardo invece dice che il problema è spesso legato alla disposizione dei carrellati all’interno delle aree condominiali. Se fossero collocati esternamente su suolo pubblico si dimezzerebbero i tempi di raccolta. Ammettendo come in ogni turno di raccolta gli operatori si trovano davanti diversi ostacoli che rallentano il servizio.

Riguardo le nuove critiche, i consiglieri hanno lamentato criticità su tutti i servizi (raccolta, scerbatura e spazzamento) affidati alla partecipata del Comune che non sono all’altezza; la replica in linea generale è che manca personale per poter far funzionare tutto al meglio, ma ogni servizio citato non è fermo. Per assumere nuovo personale servono più soldi che, semplificando il ragionamento dell’assessore Musolino, possono arrivare in due modi. Da una maggiore entrata per sostenere il servizio, da qui la richiesta di riformulare la Tari; oppure da un risparmio per il conferimento dei rifiuti differenziati. L’umido ad esempio ha un costo di smaltimento molto alto, tutto ciò a causa della mancanza di impianti all’interno della Regione Siciliana.

L’eredità di Messina Ambiente

L’assessore Musolino ha ricordato come questa amministrazione abbia rilevato il personale e i mezzi di Messina Ambiente portandoli in Messina Servizi. Ricordando come la partecipata abbia molti più compiti da assolvere rispetto a quante risorse abbia: stesso personale ma più servizi. Lo stesso Lombardo ha sottolineato come di 450 operatori ereditati, nel passaggio tra Messina Ambiente e Messina Servizi, 118 abbiano più di 60 anni. Una settantina di questi ultimi sono inoltre inidonei a svolgere il lavoro.

La questione economica

Il contratto di servizio è stato sottostimato, per questo al Consiglio Comunale è chiesto di discutere il piano finanziario Tari in questi giorni. A gravare molto sono i costi dello smaltimento dei rifiuti che non erano stati bene ponderati nel precedente contratto. A fare il paragone con altre città virtuose non viene tenuto conto che alcune di queste dallo smaltimento dei rifiuti guadagnano, avendo impianti propri nel Comune o all’interno della Regione.

Le critiche dei consiglieri

Quasi tutti i consiglieri concordano che la città sia sporca e vadano presi provvedimenti. Alla consigliera del Movimento 5 Stelle, Cristina Cannistrà, sembra impossibile che su tre servizi (raccolta differenziata, scerbatura e spazzamento) non ce ne sia uno che stia andando bene. In quel caso le difficoltà su uno solo dei tre darebbero meno nell’occhio ai cittadini. La soluzione, per non sovraccaricare tutto, per la consigliera poteva essere un sistema misto di raccolta, non il solo servizio esclusivo porta a porta. Giandomenico La Fauci, Ora Messina, loda il lavoro degli operai di Messina Servizi. Ma nota anche uno squilibrio tra chi comanda e chi poi deve eseguire, evidenziando la mancanza di personale. 

Per Gaetano Gennaro, Partito Democratico, la questione va risolta all’interno degli impegni già presi al momento di firmare il contratto di servizio. In quel contratto erano già indicati i costi necessari per espletare i servizi. Quindi, si domanda il consigliere, perché non ci si è accorti che a quelle condizioni non era possibile svolgere il servizio? E quali sono gli aggiustamenti che si intendono fare per risolvere le criticità? Meno critico Biagio Bonfiglio (LiberaMe) quando chiede al Presidente Lombardo come vada la raccolta nelle isole ecologiche. Inoltre vorrebbe sapere, prima di riformulare il piano tariffario Tari, quanti sono i cittadini che pagano la tassa. Un non detto evidente del consigliere è che sarebbe preferibile, prima di aumentare la tassa, scovare chi fin qui l’ha evasa.

A conclusione l’intervento di Andrea Argento (M5s) che si rivolge all’assessore Musolino e al Presidente Lombardo accostando le loro risposte ad una cultura degli alibi. Chiede loro di non scaricare ogni volte le colpe sulla Regione Siciliana. O su quei pochi cittadini incivili a Messina. O sulle carenze strutturali ereditate, visto che da 3 anni sono loro ad amministrare.