1 milione 290mila euro. E’ il costo del progetto, redatto dal responsabile unico del procedimento, arch. Carmelo Celona, per ristrutturare l’immobile comunale ex Ismig (Istituto siciliano dei mutilati e invalidi di guerra) di via Monsignor Bruno e adibirlo a Casa Museo di Antonello.
Si trova nell’ex quartiere dei Sicofanti, dove operò Antonello, a fianco dell’ex Iai (Istituto di assistenza all’infanzia) oggi sede dell’Ufficio scolastico provinciale (il Provveditorato) e a pochi passi dal Palazzo della Cultura.
Per ottenere i fondi necessari alla ristrutturazione (opere, impiantistica e allestimento), l’amministrazione comunale, con delibera prot. 334782 del 15 dicembre 2021, ha approvato la partecipazione all’avviso per la “Selezione degli interventi pubblici pubblicato dalla Sogepat – Società di gestione del Patto territoriale Messina s.r.l., per la realizzazione di progetti pilota volti allo sviluppo del tessuto imprenditoriale territoriale”.
“L’idea di caratterizzare l’offerta turistica con un luogo identitario della figura di Antonello, sulla scorta di quanto fatto a Verona con la ‘Casa di Giulietta’ (personaggio mai esistito se non nell’opera di Shakespeare) – dice l’assessore Enzo Caruso -, diventa per la nostra città un’opportunità straordinaria. Un Centro culturale immersivo e un Museo virtuale, come luogo della narrazione, tappa principale e fondamentale per ogni visitatore e crocerista, dal quale diramare le visite ai ‘luoghi di Antonello’, più volte citati dall’architetto Nino Principato e da tanti studiosi di Storia Patria, tra i quali la Chiesa di San Francesco all’Immacolata, presente nel quadro esposto al Museo Correr di Venezia, il Monastero di Santa Eustochia, i resti della Chiesa ove Antonello scelse di voler essere sepolto”.
“Il progetto – aggiunge la vicesindaca Carlotta Previti – riguarda la valorizzazione dei siti e delle attività culturali in ottica della promozione turistica del territorio del centro storico di Messina e finalizzato all’utilizzo di risorse e tecnologie Ict (tecnologie di informazione e comunicazione, ndr), consistenti nell’utilizzo di processi innovativi e avanzati nel campo della musealizzazione. L’idea del collega Caruso, condivisa dall’Amministrazione, mi ha indotto nella ricerca di un opportuno finanziamento con la speranza di poter raggiungere l’ambizioso obiettivo di dotare la città del più importante brand a cui puntare: ‘Messina Città di Antonello’”.
L’intervento mira, tra gli indirizzi auspicati dal bando, alla “Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile”, adottando interventi incentrati sull’utilizzo delle nuove tecnologie, sulla funzionalità degli ambienti e sul recupero del tessuto urbano circostante, ponendo come connessione sintattica tra questi aspetti la figura di Antonello da Messina, la conoscenza e divulgazione della sua opera e gli aspetti innovativi apportati alla pittura europea per mezzo del suo straordinario percorso artistico.