MESSINA – Commissione consiliare Ponte: oggi è stata la volta di un altro movimento impegnato sul fronte del no. A Palazzo Zanca, sono intervenuti in audizione i rappresentanti del Comitato “Invece del ponte – cittadini per lo sviluppo sostenibile dell’area dello Stretto”. Questa la posizione espressa da Guido Signorino, Laura Giuffrida ed Elio Conti Nibali.“Il progetto del ponte sullo Stretto è vecchio ed economicamente fallimentare. L’analisi costi-benefici che lo accompagna è metodologicamente sbagliata e contiene informazioni errate”:
Si tratta del secondo incontro della Commissione presieduta da Pippo Trischitta. In particolare, i tre esponenti di “Invece del ponte” hanno “stigmatizzato la mancanza di confronto con il territorio e i suoi rappresentanti da parte della Società Stretto di Messina, in ritardo su tutti gli adempimenti a cui non riesce a rimediare il presidente Ciucci”.
“Invece del ponte” ha apprezzato invece il percorso avviato dal Consiglio comunale: “Diamo atto di un dibattito che invece in altre sedi si continua a rifiutare, preferendo il metodo delle “veline” calate dall’alto.
Le previsioni di traffico su cui si regge il progetto sono inattendibili. Va rilevata l’indisponibilità dei privati a sostenere finanziariamente il progetto, che viene giudicato non remunerativo. Il tutto senza dimenticare i gravissimi problemi per i porti siciliani e calabresi che deriverebbero dalla costruzione del
ponte”.
E, ancora, “l’assoluta inutilità per i pendolari e il rincaro esponenziale del valore dell’opera (da 3,9 miliardi a oltre 12) incompatibile con la riassegnazione diretta della commessa al raggruppamento “Eurolink”. Per cui l’intera procedura risulta a rischio. Va pure evidenziato che l’ultimo atto ufficiale, la verifica di ottemperanza n.1185 del 15/03/2013 del ministero dell’Ambiente, a conclusione del confronto con la Società Stretto di Messina, mette per iscritto la lacunosità e parzialità delle risposte fornite dalla stessa società”.
Sono stati presentati anche i dati relativi alla cantierizzazione dell’opera. Per “Invece del ponte”, il progetto “impatterebbe in maniera devastante su tutta la città, da Contesse a Torre Faro.
Chiediamo all’amministrazione e al Consiglio di approfondire ogni aspetto riguardo la presunta utilità dell’opera, dal punto di vista economico, ambientale, sociale e trasportistico, e di non assumersi la responsabilità di una sottovalutazione di un disastroso stravolgimento del tessuto urbano della città”.