cronaca

Messina, il questore ai 170 anni della Polizia: “Città in cerca di riscatto, ecco perché siamo a Giostra”

MESSINA – Ultima uscita pubblica da Questore di Messina per Gennaro Capoluongo, alla festa per i 170 anni della Polizia celebrata nell’area dell’ex mercato di Giostra. Una location scelta non a caso, spiega Capoluongo, che dopo Pasqua lascerà la città in riva allo Stretto per New York, dove è stato assegnato al contingente italiano per la sicurezza all’Onu.

“Alla luce della pandemia e dei tragici eventi che interessano l’est Europa avremmo potuto anche non celebrare questa ricorrenza, ma abbiamo voluto farlo per dare un segnale di ripartenza forte di noi tutti, e lo abbiamo fatto qui che è un luogo altamente simbolico per questa comunità”, ha detto il Questore, che è tornato sui temi più strettamente messinesi anche alla fine del suo intervento: “Questa comunità è alla ricerca di un riscatto che merita. Vedere le baracche ancora oggi, a me che sono campano e ho vissuto due terremoti, sembra davvero troppo“. Quando ha ricordato che tra poco lascerà l’incarico cittadino la voce gli si è rotta dall’emozione, che non è riuscito a nascondere.

E’ così che Capoluongo ha ringraziato Messina e la sua provincia, facendo un plauso soprattutto ai giovani: “Vanno rivalutati, bisogna essere onesti in questo. Su 600 mila e più di abitanti, ho firmato sì è no 40 Daspo sportivi e altrettanti urbani, a testimonianza che si tratta di singole e isolate manifestazioni che con questi provvedimenti di prevenzione abbiamo reincardinato sulla retta strada”.

Prevenzione è stato il leit motiv di tutto il mandato messinese di Capoluongo, che ha privilegiato il lavoro nelle scuole e ha favorito i tanti momenti di apertura della Polizia ai cittadini: dai molti incontri nelle piazze all’apertura dello sportello denunce in via Placida, in centro città e dentro la Questura.

“Esserci sempre” è stato il motto che anche oggi ha ispirato la celebrazione della Polizia: “Siamo stati interessati da un processo di democratizzazione che abbiamo affrontato con successo, dall’ingresso delle donne alla sindacalizzazione. L’evoluzione democratica della Polizia ha accompagnato quella del paese, siamo stati il nocciolo di questo processo, perché noi dobbiamo confrontarci con la gente e dare risposta a quello che sono i loro bisogni”, ha detto Capoluongo.

Durante la manifestazione si è esibita l’orchestra “Corelli Brass Ensemble”, fiore all’occhiello del Conservatorio Statale di Musica Arcangelo Corelli. Hanno collaborato all’evento gli studenti dell’Antonello, del La Farina – Basile e del Verona Trento.

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