Società

Messina, il Tennis e Vela sceglie Spatari: “Ecco come sarà il mio circolo”

MESSINA – A tu per tu col nuovo presidente del circolo più esclusivo della città, il Club del Tennis e Vela, ritrovo dell’establishment cittadino e realtà affermata del tennis nazionale. Tato Spatari reggerà per i prossimi anni le sorti del circolo campione d’Italia che conta 1100 soci tra ordinari e familiari, con diversi obiettivi: riorganizzare la macchina amministrativa, strutturare il circolo ancora di più intorno ai soci, implementare l’attività sportiva in particolare quella giovanile.

Alla fine di una competizione elettorale vivace più che in altre occasioni, Tato Spatari subentra ad Antonio Barbera, coordinatore cittadino di Forza Italia, entrando alla guida dell’esecutivo dopo anni di impegno nel direttivo. Alla guida di un circolo che ha anche qualche debito da ripianare.

E’ uno dei problemi che si troverà ad affrontare?

“Guardi, secondo me non è un problema, non ne facevo una questione da membro del direttivo, mi ha infastidito che diventasse argomento “elettorale”, mi infastidisce ancora di più da presidente. Abbiamo presentato solo qualche giorno fa, prima delle elezioni, un bilancio chiuso a pari, sappiamo ci sono dei debiti legati ai Tfr e altri aspetti ma sono assolutamente ripianabili. Dobbiamo sposare una politica di accantonamento che ci permetterà di farlo. Ma che è una filosofia che dobbiamo “inculcarci” a prescindere perché permette di affrontare tante questioni con maggiore serenità. Abbiamo entrate dalle quote sociali di 550 mila euro. Accantonare un 10% da lì e arrivare a 60mila euro complessivamente, anche attraverso altri accantonamenti, sarebbe l’ideale”.

Qual è la sua idea di circolo, come sarà il suo Tennis e Vela?

“Stiamo parlando del circolo campione di Italia, è un orgoglio per me come socio ma lo deve essere anche per la città. Vogliamo portare rinnovamento e riorganizzazione amministrativa, che dovrà essere approntata alla trasparenza, efficienza ed efficacia. Il socio deve essere al centro del nostro progetto ancora di più. C’è tanta gente che frequenta il circolo, come i genitori dei ragazzi della scuola tennis per esempio, ma il socio deve avere maggiori vantaggi rispetto al non socio, la differenza deve essere sostanziale. Sul piano sportivo dobbiamo implementare la già buona attività del settore giovanile, andiamo dalla serie A1 a D3, sviluppare l’aspetto internazionale del settore pro, promuovere le attività vivaio under nel nostro circolo, che deve avere una unica guida tecnica”.

Ecco, parliamo della scuola tennis. Uno degli argomenti che ha diviso le “correnti” è stata proprio la scuola tennis,  si paventava  l’idea di una esternalizzazione

 “Sono sempre stato contrario alla esternalizzazione, ho sempre votato contro, sono un amante del tennis e voglio trovare un direttore sportivo che segua il tennis libero da questioni amministrative. Siamo un circolo e la gestione deve competere a noi, l’esternalizzazione è un concetto lontano dallo spirito del circolo in sé, secondo me”.

Clima “effervescente” nelle scorse settimane. Da oggi in poi? La frattura sarà ripianata?

“Se è emersa l’idea di una frattura vuol dire che all’esterno è circolata una idea del circolo diversa da quella effettiva, il clima già subito dopo lo spoglio è stato cordiale, familiare anche con i consiglieri non eletti, e non escludo che nel motore del direttivo ci saranno i mancati consiglieri dell’altra lista. Chi vuol fare bene al circolo è sempre bene accetto. Ho preso oltre 600 voti su circa 900 votanti, i voti della lista hanno superato i 400, un risultato netto e chiaro. A pagare credo che sia stato proprio il fatto che non sono un uomo divisivo”.

Sarà un circolo che si aprirà all’esterno comunque? Le quote potrebbero essere variate e pensate di poter portare il tennis ancora più “vicino” alla città?

“Le quote restano invariate fino a fine anno. Ragioneremo per il futuro ma certamente non aumenteranno. Per quel che riguarda la scuola tennis, avendo un’attività con numeri piuttosto importanti, certamente i campi non ci bastano, dovremmo trovare qualcos’altro soprattutto per quel che riguarda il coperto. Vedremo che numeri avremo alle iscrizioni di settembre e poi ci lavoreremo”.