“E’ in corso la procedura per chiedere l’approvazione da parte della Regione del vincolo urbanistico”. Così il dirigente del Dipartimento comunale competente, Antonio Amato, in merito al progetto per la nuova viabilità e la sistemazione della rete fognaria a Orto Liuzzo.
Un progetto affidato a tecnici esterni addirittura nel 1997, mai portato a compimento, con incarico revocato nel 2017 e riaffidato all’ufficio tecnico comunale. Il progetto esecutivo è stato approvato a ottobre 2019, perché allora non si è passati alla gara per i lavori? Perché, essendo ormai scaduti i vincoli del “piano”, serve apporre di nuovo il vincolo subordinato all’esproprio e dichiarare la pubblica utilità. Eccoci tornati al punto di partenza.
E nel frattempo? Nel frattempo l’ultima frazione nord di Messina continua a fare i conti con una viabilità angusta e un sistema fognario che non funziona, nonostante i tanti interventi tampone. L’ultima segnalazione è del consigliere della VI Municipalità, Giovanni Francesco Russo.
“Circa un anno fa – ricorda – l’ennesimo intervento straordinario con due autospurgo in via Marina, mentre a Campanella è stata fatta la manutenzione nella zona delle pompe di sollevamento. Pochi mesi e la situazione in via Marina è tornata la solita, strada nella melma anche quando non pioveva. Le griglie delle acque bianche sono otturate, piccoli interventi di aspirazione della condotta risolvono il problema per poco”.
I residenti di via Fazzino e via Marina continuano a lanciare l’allarme. Il consigliere Russo, negli ultimi due mesi, ha trasmesso diverse richieste via pec e al centralino dell’Amam, “senza che sia stato fatto quanto richiesto. I liquami non fluiscono, ritornano verso le case e fuoriescono in strada”.
“Nella condotta che attraverso Orto Liuzzo verso gli impianti di sollevamento di Campanella – ricorda il consigliere – sono incanalati anche i reflui della via Nazionale e delle frazioni di Locanda e Gesso. Più di un migliaio di utenze che, sommate alle acque piovane mal incanalate, transitano quotidianamente in via Marina, su una condotta fognaria con pendenza minima e a tratti in contropendenza, dimensionata solo per Orto Liuzzo. Per quanto possa sembrare assurdo, i liquami dalla strada statale 113 scendono giù a Orto Liuzzo, ne attraversano la via più angusta, giungono poi sul lungomare e sono spinti nuovamente sulla statale, sovraccaricando l’impianto di sollevamento, oltre che la stessa condotta. La soluzione più immediata e banale sarebbe riportare il percorso della condotta principale sulla statale, dove ogni intervento di manutenzione e pulitura risulterebbe più agevole, e quindi più pronto, considerato che una delle cause principali dei mancati interventi nei mesi scorsi è stata l’impossibilità dei mezzi autospurgo di recarsi in via Marina per l’esiguità della larghezza della sede stradale e l’impossibilità di bloccare il traffico, se non mediante un’apposita ordinanza”.
E’ questa la richiesta della VI Municipalità, avanzata lo scorso 21 aprile, protocollo 93132: la continuazione della condotta fognaria principale lungo la via nazionale, superando l’attuale saliscendi a Orto Liuzzo, dove lasciare l’attuale condotta. “Ancora attendiamo risposta – conclude Russo -. E nel frattempo i residenti di Orto Liuzzo si preparano a passare (almeno) un’altra estate con la fogna sotto casa, con le relative esalazioni non certo benefiche per la salute”.